“Arrembaggio al bracconaggio”. Si chiama così la manifestazione organizzata da comuni cittadini scossi dalla morte dell’orso Stefano. Le cause della morte dell’orso sono ancora da accertare, ma l’animale è stato certamente bersaglio di armi da fuoco, almeno tre volte. L’episodio ha talmente colpito l’opinione pubblica che domenica prossima 14 luglio, a Castel S. Vincenzo (IS) e Castelnuovo a Volturno (IS) si svolgerà una manifestazione spontanea. Non ci sono associazioni ambientaliste nell’organizzazione della manifestazione, ma l’evento pare più l’emersione di un movimento spontaneo di cittadini che hanno a cuore il futuro dell’orso marsicano.
Nel Manifesto del gruppo, che potete trovare su Facebook si legge: “Questo evento è solo l’ultima delle numerose testimonianze della presenza del bracconaggio nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Atti di bracconaggio a danno di orsi, lupi e altre specie animali si susseguono infatti ininterrottamente da anni e non occorre andare troppo indietro nel tempo per trovare esempi eclatanti: è del 30 giugno 2013 la notizia del rinvenimento di almeno 28 bocconi avvelenati nel cuore del Parco; è di aprile 2011 la notizia del ritrovamento di resti di orso sepolti e ricoperti di calce nei pressi di Scontrone; risale solo al 2007 l’evento che ha portato alla morte dell’orso Bernardo e di almeno altri due orsi.
“Consci della difficoltà (impossibilità) di combattere il bracconaggio attraverso la “redenzione” di persone quali i bracconieri,” continua il manifesto, “ci aspettiamo che questo fenomeno venga combattuto utilizzando armi efficaci, quali azioni PREVENTIVE e PUNITIVE. Infatti è proprio l’assenza di un approccio deciso e coordinato da parte delle istituzioni a suscitare maggiormente rabbia.”
Ed ecco le richieste e gli obiettivi del movimento:
Al mattino si svolgerà una marcia che andrà da Castel S. Vincenzo (IS) a Castelnuovo a Volturno (IS) e nel pomeriggio ci saranno interventi delle associazioni che parteciperanno.
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