Il nucleo terrestre è l’involucro più interno del nostro pianeta. Ha uno spessore di 3500 chilometri ed una densità elevatissima. Da osservazioni astronomiche, fisiche, ma soprattutto sismologiche, la sua composizione è sempre stata ritenuta costituita da materiali pesanti, essenzialmente ferro e, in misura minore, nichel.
Nel 1936, il primo modello strutturale della Terra dovuto a E. Suess, fu perfezionato da Inge Lehman, che suppose l’esistenza di due nuclei concentrici uno esterno ed uno più interno.
Ma quali sono i rapporti tra questi due strati? Da diversi anni si era supposto che il nucleo, tutto il nucleo, fosse soggetto a movimenti di rotazione, da cui sarebbe stato originato il campo magnetico terrestre.
Ma in quale direzione ruota questo nucleo? Gli scienziati dell’Università di Leeds hanno ora risposto definitivamente alla domanda.
Quale direzione ha la rotazione del nucleo terrestre? Scienziati dell’Università di Leeds sono riusciti a rispondere al vecchio quesito (fonte: Fotolia / ScienceDaily)
Il nucleo interno della Terra, in cui il ferro è allo stato solido, ruota verso Est e gira più velocemente del resto del pianeta, mentre il nucleo esterno, composto principalmente di ferro fuso, ruota in direzione contraria, verso Ovest, con una velocità più lenta.
Edmund Halley, l’astronomo che dette il nome alla famosa cometa, l’aveva dimostrato già nel 1692. E’ però la prima volta che gli scienziati riescono a trovare un collegamento tra i due moti rotatori del nucleo interno e di quello esterno nelle due opposte direzioni.
Ed è così che il pianeta produrrebbe il suo campo magnetico.
Gli autori hanno utilizzato un modello di nucleo terrestre seguito sul super computer gigante del Monte Rosa a Lugano, in Svizzera. La precisione ottenuta è risultata 100 volte più accurata di altri modelli.
I risultati dello studio, pubblicati su Atti dell’Accademia Nazionale delle Scienze, aiutano a capire meglio la dinamica interna terrestre e spiegare l’origine del campo magnetico.
E’ doveroso precisare che negli ultimi decenni si erano già avute dalla sismologia, con lo studio dei percorsi delle onde generate da un terremoto, indicazioni significative sul nucleo e sulle sue caratteristiche, compresi composizione, stato fisico e verso di rotazione.
“Il campo magnetico spinge verso Est il nucleo interno, facendolo girare più velocemente della Terra stessa”, dice Philip Livermore, della Scuola di Terra e Ambiente presso l’Università di Leeds. “Ma spinge anche nella direzione opposta il nucleo esterno liquido in direzione Ovest”.
Finora, l’origine del campo magnetico terrestre è stata oggetto di pareri discordi: per alcuni geofisici, andava ricercata nelle correnti convettive del nucleo esterno, per altri in questa rotazione accelerata del nucleo interno.
Per la verità, le ragioni in favore della prima ipotesi o della seconda sono da verificare ancor oggi più approfonditamente.
Una cosa è certa, però: il fatto che il campo magnetico cambi lentamente, nell’arco di decenni, significa che la forza elettromagnetica responsabile della spinta dei due nuclei cambia nel tempo.
Questo può spiegare le fluttuazioni nel senso prevalente verso Est del nucleo più interno registrate negli ultimi 50 anni.
Ricerche precedenti su reperti archeologici e rocce di età comprese su una scala di centinaia di migliaia di anni suggeriscono che la direzione verso Est o verso Ovest si è ripetutamente invertita negli ultimi 3000 anni.
Ma sulla superficie terrestre, i nostri antenati non ne hanno risentito alcun effetto.
Bella questa illustrazione! Mi ricorda il film “The Core”.