Hanno simulato il contenuto di un farmaco per continuare a venderlo dopo la rottura di un accordo commerciale con i fornitori. Ma sono stati scoperti da dal Nucleo Antisofisticazione.
Si tratta di tre dirigenti della casa farmaceutica Geymonatche di Anangni nei confronti dei quali sono state emesse tre ordinanze di custodia cautelare.
Il farmaco, l’Ozopulmin, è stato ritirato l’anno scorso in giugno da tutte le farmacie con un provvedimento dell’AIFA, ma ci sono ancora circa 9.500 confezioni nell case degli italiani. Ma i Nas avvertono: “Non usate il farmaco per l’influenza Ozopulmin, controllate le confezioni di farmaci in supposte per la tosse che avete in casa. Non usatelo e portate le confezioni di Ozopulmin nelle farmacie, nelle stazioni dei carabinieri o al comando dei Nas”.
Quello dei Nas “è un avvertimento rivolto a pazienti e famiglie- spiega la presidente di Federfarma, Annarosa Racca – perché negli armadietti dei medicinali qualcuno potrebbe ancora avere qualche confezione di Ozopulmin. Abbiamo già dato indicazioni alle farmacie associate perché rivolgano la stessa raccomandazione alla clientela”.
I tre hanno agito deliberatamente facendosi pervenire il principio attivo dalla Francia e falsificando tutti gli atti necessari per superare i controlli. I tre hanno agito deliberatamente sapendo di poter danneggiare la salute dei pazienti.
Intanto le associazioni dei consumatori stanno acquisendo informazioni: “Stiamo predisponendo le basi per una azione collettiva da parte dei consumatori di Ozopulmin finalizzata, una volta accertati gli illeciti, a far ottenere a chi ha acquistato o utilizzato il prodotto il risarcimento dei danni subiti, sia sotto il profilo economico che sotto quello dei rischi sanitari corsi”, ha spiegato il presidente del Codacons Carlo Rienzi.