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Eolico, studio nega effetti sul clima

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 13.02.2014

Secondo uno studio condotto da ricercatori francesi anche in collaborazione l’italiana ENEA, l’impatto degli impianti eolici sul clima in Europa sarebbe trascurabile. La ricerca, condotta da CEA (Ente francese per l’energia atomica e le energie alternative), del CNRS (Centro nazionale della ricerca scientifica, la più grande organizzazione pubblica del genere in Francia) e dall’Università di Versailles, in collaborazione con ENEA e INERIS (l’Istituto nazionale che si occupa di impatto ambientale e dei rischi derivanti dal settore industriale in Francia) è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications

Eolico

Il rapido sviluppo dell’energia eolica ha sollevato preoccupazioni sul suo impatto ambientale per questo un monitoraggio con ricerche frequenti è necessario secondo gli scienziati. Lo studio ha usato modelli previsionali prevedendo un raddoppio degli impianti di energia eolica in Europa entro il 2020.

Secondo alcuni studi recenti la costruzioni di mega impianti eolici avrebbe potuto modificare la circolazione del vento e quindi avere impatti sul clima, sulle temperature e sulle precipitazioni.
Soprattutto era stato osservato un aumento della temperatura soprattutto di notte. Ma mai era stato realizzato uno studio don un modello previsionale affidabile, e invece si rendeva necessario visto che il numero di turbine eoliche dovrebbe raddoppiare, secondo le previsioni, entro il 2020.

Gli scienziati hanno realizzato due previsioni sul clima, con e senza turbine eoliche, ipotizzando al 2020 una potenza di 200 gigawatt.

La conclusione principale dello studio è che differenze causate da turbine eoliche rimangono molto piccole rispetto alla variabilità naturale del clima: in alcune regioni la differenza di temperatura raggiunge lo 0,3° C al massimo, e una diminuzione della precipitazione stagionale di pochi punti percentuali con valori sono significativi solo in inverno.

Secondo gli scienziati queste piccole differenze possono essere dovute anche ad altri fattori e comunque sono minori rispetto alle variazioni che potrebbe causare nel clima l’emissioni dei corrispondenti gas serra.

Secondo gli esperti però sarebbe necessario condurre altri e nuovi studi che possano monitorare gli effetti delle turbine sul clima e ipotizzare anche che la presenza degli impianti duplichi e anche triplichi entro il 2050.

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