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Fumo, donne 5 volte più a rischio

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 29.08.2011

Il fumo uccideAl Congresso Europeo di Cardiologia uno studio italiano rivela che gli effetti nocivi del fumo di tabacco sulla aterosclerosi, una delle cause scatenanti delle malattie cardiovascolari, è  maggiore nelle donne. I rischi che derivano dal fumo sono addirittura quintuplicati rispetto agli uomini.

Questo risultato emerge da uno studio epidemiologico europeo. Lo studio ha esaminato 1694 uomini e 1893 donne provenienti da Finlandia, Svezia, Olanda, Francia e Italia, ed ha utilizzato la tecnologia ad ultrasuoni per valutare la presenza di ispessimento delle pareti di placche nelle carotidi, le arterie che portano sangue al cervello.

La ricerca mostra che l’esposizione al tabacco durante l’intera vita si correla significativamente con lo spessore delle pareti delle arterie carotidi (un indice di aterosclerosi), in entrambi i sessi. Tuttavia, l’impatto è più che raddoppiato nelle donne che negli uomini. Allo stesso modo, l’effetto del numero di sigarette fumate al giorno sulla progressione della malattia nel tempo è più di cinque volte superiore nelle donne rispetto agli uomini. Queste associazioni sono indipendenti da altri fattori che possono influenzare l’aterosclerosi, come l’età, la pressione arteriosa, il livello di colesterolo, l’obesità e classe sociale.

Elena Tremoli, professore di Farmacologia presso l’Università di Milano, Italia, e direttore scientifico del Centro cardiologico Monzino di Milano che ha condotto lo studio, dice: “Questa è una scoperta particolare rilevante, soprattutto in considerazione del fatto che le campagne educative svolte negli ultimi anni hanno avuto meno successo nel ridurre il numero di fumatori nelle donne che negli uomini”.

Secondo l’OMS, mentre nella maggior parte dei paesi europei una percentuale significativa di uomini ha smesso di fumare, in molti paesi (ad esempio Italia e Finlandia) la percentuale delle donne fumatrici è rimasta pressoché costante negli ultimi tre decenni, mentre in altri (Francia, Spagna) è addirittura aumentata.

“Le ragioni per l’effetto più forte del fumo di tabacco sulle arterie delle donne sono ancora sconosciute, ma alcuni spunti possono provenire dalla complessa interazione tra il fumo, l’infiammazione e l’aterosclerosi”, dice il Prof. Tremoli.

Le donne, in contrasto con gli uomini, sembrano essere protette dagli effetti nocivi dell’infiammazione sistemica.

“E’ importante ricordare, comunque, che quando le donne fumano perdono la loro protezione contro gli effetti dannosi dell’infiammazione. In particolare, se stratifichiamo la popolazione femminile in base alle abitudini di fumo, vediamo che nel gruppo di donne che fumano, soprattutto nelle forti fumatrici, la relazione tra il CRP ( la Proteina C Reattiva) e ispessimento della parete arteriosa diventa simile a quella osservata negli uomini “, dice la Prof.ssa Tremoli.

I ricercatori hanno scoperto che altri fattori, oltre al fumo, hanno un effetto differenziale sulle arterie di uomini e donne. Uno di questi è l’istruzione, un indice ben noto di classe sociale: mentre gli uomini che hanno studiato di meno hanno mostrato un ispessimento delle pareti arteriose maggiore rispetto a coloro che hanno studiato di più, lo stesso non era vero per le donne.

“Sappiamo già che le donne sono ‘naturalmente’ protette contro le malattie cardiovascolari, soprattutto prima della menopausa, e questo ha portato a meno attenzione dei professionisti sanitari e dei ricercatori nei confronti di questa malattia nelle donne. Le donne stesse tendono a pensare che siano meno sensibili ai danni provocati dai fattori di rischio cardiovascolari, come ipertensione e colesterolo influenzati dall’alimentazione grassa e dal fumo di tabacco. I nostri risultati indicano che, almeno per questi ultimi, questo non è vero “, conclude Tremoli.

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