La curva epidemica nella quarta settimana non accenna a diminuire. Dovremmo aver raggiunto il picco influenzale proprio in questi giorni, ma in ogni caso l’incidenza dell’influenza è tra le più alte dal 2004 ad oggi, tranne che per la stagione 2004-2005 e quella della suina dello scorso anno. Si stima che la scorsa settimana ben 604 mila siano state colpite dal virus.
Durante la scorsa settimana, 841 medici sentinella hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti. Il valore dell’incidenza totale è pari a 10,07 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 29,79 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è pari a 25,39, nella fascia 15-64 anni a 7,06 e tra gli individui di età pari a 65 anni e oltre a 1,81 casi per mille assistiti. Si osserva un forte aumento dell’incidenza nelle fasce di età pediatriche mentre nei giovani adulti e negli ultrasessantaquattrenni l’incidenza rimane pressoché stabile.
Durante la quarta settimana del 2011 la curva epidemica delle sindromi influenzali continua la sua ascesa con un’incidenza pari a 10,07 casi per mille assistiti, superiore a quella osservata nelle stagioni influenzali precedenti, tranne in quella pandemica (2009-2010) e in quella osservata nella stagione 2004-2005.
Come previsto dagli esperti, la curva epidemica (la linea rossa nel grafico) va portandosi in tutta Italia verso il picco, che si raggiungerà probabilmente questa settimana o la prossima.
Questo dato è una conferma che quest’anno la vaccinazione anti-influenza non ha avuto l’effetto che i medici si aspettavano. Tra i fattori sotto accusa anche le polemiche dell’anno scorso, seguite all’allarme pandemia e all’acquisto di stock vaccinali contro l’influenza A.