Aumentano in tutta Italia i nuovi casi settimanali di influenza stimati. Quest’anno il ceppo AH1N1 avrà il sopravvento sulle altre forme, tra cui l’australiana. Nella prima settimana del 2010 (3-9 gennaio 2011), 831 medici sentinella hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti. Il valore dell’incidenza totale è pari a 4,51 casi per mille assistiti (si stima quindi che 276 mila persone siano state a letto con l’influenza in tutta Italia). Lo fa sapere Influnet, l’Osservatorio per la sorveglianza della sindrome influenzale dell’Istituto Superiore di Sanità.
C’è un aumento dei casi rispetto alla settimana precedente, quando circa 230mila persone erano rimaste a letto, e rispetto ai 168mila della settimana prima.
Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 9,36 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5- 14 anni l’incidenza è pari a 5,76, nella fascia 15-64 anni a 4,64 e tra gli individui di età pari a 65 anni e oltre a 1,68 casi per mille assistiti.
Si osserva una leggera diminuzione dell’incidenza nelle fasce di età pediatrica, mentre nei giovani adulti e negli ultrasessantaquattrenni l’incidenza continua a salire.
Durante la prima settimana del 2011 la curva epidemica delle sindromi influenzali continua lievemente la sua ascesa con un’incidenza pari a 4,51 casi per mille assistiti, lievemente Incidenza dell’influenza dalla stagione 2004-05 alla 2010-2011 superiore a quella osservata in diverse stagioni influenzali precedenti, tranne in quella pandemica (2009-2010).
I medici intanto continuano a consigliare la vaccinazione per le fascie a rischio, ripetendo che non è troppo tardi.