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Siria: esecuzioni sommarie a Damasco. Obama alza i toni sulle armi chimiche

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 22.08.2012
Bashar Al Assad

Photo: Bertil Videt, gennaio 2006. Fonte Wikipedia

Le forze governative hanno attaccato nuovamente a Damasco con i cari armati uccidendo almeno 12 persone.

L’Osservatorio per i diriti umani britannico aveva affermato che altri decessi erano avvenuti ieri a Kfar Souseh, Daraya e in altri distretti meridionali, dove operano i ribelli anti-governativi .

I residenti ha detto che i bombardamento aerei sono stati fra i più feroci da quando l’esercito ha ripreso il controllo. I ribelli che avevano lasciato la città il mese scorso stanno ora tentando di rientrare.

I gruppi di attivisti ha anche detto che le forze siriane hanno preso d’assalto una città in mano ai ribelli fuori Damasco martedì, uccidendo decine di persone, tra cui almeno 23 combattenti anti-governativi.

Il capo dell’Osservatorio Rami Abd al-Rahman dichiara che i morti a Moadamiyeh siano 60. Ha detto che un certo numero di vittime stavano partecipando a un corteo funebre. Altri sembrano essere stati uccisi nello stile di un’esecuzione, con un colpo alla nuca, subito dopo che la città è caduta nelle mani delle forze governative.

Il governo siriano accusa i ribelli di essere terroristi aiutati dalle armi e dalle politiche internazionali per far cadere il regime siriano.

Le forze governative siriane hanno intensificato i raid aerei contro i ribelli siriani, soprattutto nelle città del nord, facendo crescere il numero delle vittime civili.

Mercoledì in Libano almeno otto persone sono state uccise durante la notte nella città settentrionale di Tripoli negli scontri tra musulmani sunniti e alawiti divisi sulla Siria.

Più di 100 persone sono rimaste ferite negli scontri scoppiati questa settimana lungo una linea che separa i quartieri rivali nella città libanese. Il presidente siriano Bashar al-Assad è della setta alawita in minoranza e l’opposizione è sunnita.

Su un altro fronte, un funzionario turco ha detto che martedì circa 2.500 persone in fuga dallo spargimento di sangue in Siria sono entrati in Turchia in sole 24 ore, uno dei più grandi flussi di rifugiati nelle ultime settimane.

I ribelli hanno sequestrato un ampio tratto di territorio nel nord della Siria, vicino la Turchia, creando un nuovo dibattito internazionale sul valore di un intervento nel conflitto.

Nel frattempo, il quotidiano russo Kommersant ha riferito mercoledì che Mosca ritiene che la Siria non ha alcuna intenzione di usare le sue armi chimiche ed è in grado di proteggere quelle che ha.

Kommersant ha citato un funzionario del ministero degli Esteri russo che dice che in un “dialogo confidenziale” con il governo siriano ch ha convinto la Russia che “le autorità siriane non intendono usare queste armi e sono in grado di tenerle sotto controllo.”

Il vice primo ministro di Assad martedì ha respinto l’avvertimento del presidente Barack Obama che ipotizzava cosa succederebbe se la Siria dovesse usare le armi chimiche, definendola propaganda elettorale. Qadri Jamil ha detto l’Occidente è alla ricerca di un pretesto per un intervento militare nel suo paese.

Jamil ha detto durante una visita a Mosca che l’invio di forze occidentali in Siria porterebbe a una guerra più ampia in Medio Oriente.

Obama lunedì, ha detto un attacco siriano con le armi chimiche sarebbe una “linea rossa” che potrebbe modificare sensibilmente la gestione della situazione degli Stati Uniti.

Il corpo della corrispondente di guerra giapponese Mika Yamamoto, uccisa durante uno scontro a fuoco tra ribelli e forze governative ad Aleppo lunedi, è stato trasferito da un obitorio turco e dovrebbe rientrare in Giappone giovedi.

Due giornalisti televisivi della TV Alhurra che erano con lei sono ancora dispersi.

Il Broadcasting Board of Governors ha esortato il governo siriano a garantire la sicurezza dei due reporter, il corrispondente Bashar Fahmi e il cameraman Cuneyt Unal.

Fonte Reuters e AFP

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