Dopo il successo dell’edizione dello scorso anno è tornata ieri la manifestazione contro le bufale scientifiche organizzata da Italia Unita Per La Scienza insieme all’Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani, Città della Scienza e Pro-Test Italia ed il sostegno di diverse associazioni ed atenei italiani. La manifestazione “La bufala è servita: tra scienza e pseudoscienza” è in programma fino al 24 maggio con conferenze, caffè scientifici, tavole rotonde e flash mob. Il tutto per sensibilizzare gli Italiani alla corretta informazione scientifica e per favorire lo sviluppo di un senso critico che consenta di riconoscere le cosiddette “bufale scientifiche”.
Sono 28 le città italiane coinvolte nel ricco programma e sono coinvolti professori, ricercatori, giornalisti scientifici e studenti delle università.
“Dato il sempre più alto ruolo della scienza e della tecnologia nella nostra vita quotidiana – ha dichiarato il direttore di Le Scienze Marco Cattaneo, durante uno degli appuntamenti che si è svolto a Pisa – una corretta informazione scientifica rappresenta una fondamentale garanzia a tutela dei cittadini e un importante strumento a disposizione di chi deve assumere decisioni in nome di tutti”.
Fra gli argomenti che si affronteranno quelli più scottanti e attuali: sperimentazione animale, cellule staminali, vaccini, Ogm, omeopatia, energie alternative, ma anche cibo e nutrizione e scie chimiche.
L’obiettivo della manifestazione, come si spiega in una nota è “avere spirito critico; il che non significa non considerare gli aspetti umani ed etici delle questioni, ma permette, anche senza competenze specifiche, di compiere scelte oculate su temi fondamentali per il futuro del Paese che riguardano ricerca e scienza, e dunque anche salute, alimentazione e ambiente”.
Alcuni degli argomenti sono di grande attualità non sono all’estero, ma anche in Italia: basti pensare alle staminali, con la vicenda di Stamina, o agli OGM, o ancora la questione dei vaccini e della loro presunta connessione con l’autismo, smentita in ogni modo dalle autorità competenti e dalla comunità scientifica. Durante la rassegna di eventi si parlerà degli argomenti in sè, ma anche del modo in cui spesso le bufale scientifiche diventano virali soprattutto sul web, e di come si attivino i meccanismi che fanno passare per verità scientifica quella che in realtà è una bufala.
Sabato 24 maggio a Milano ci sarà anche Elena Cattaneo, Senatrice a vita e ricercatrice, che parteciperà ad una tavola rotonda sulla sperimentazione animale insieme a Ambra Giulia Marelli, VicePresidentessa Pro-Test Italia, Giuseppe Gagliano, Presidente Centro Studi Strategici De Cristoforis, l’ On. Emilia De Biasi, Presidente Commissione Sanità in Senato, il Dr. Alessandro Papale, ricercatore presso Ospedale San Raffaele di Milano, il Dr. Giuliano Grignaschi, IRCCS Mario Negri di Milano, con la moderazione del dottor Federico Baglioni, coordinatore nazionale Italia Unita Per la Scienza. L’appuntamento è per le 16,presso la sala consiliare di zona 3 in via sansovino 9.
La scienza in sé non è a favore o contro qualcosa, espone semplicemente un fatto. Le questioni etiche o morali dietro scelte politiche o individuali nulla hanno a che vedere con ciò che si presenta. Il pluralismo è un’ottima cosa nell’informazione, soprattutto sulla cronaca, ma nell’ambito scientifico avere posizioni poco chiare e contrarie alla posizione condivisa da migliaia di studiosi non vuol dire essere “controcorrente” o “una minoranza di pensiero”. Spesso significa solo che o è sbagliato lo studio fatto, o si stanno falsificando i dati ad arte, proprio come nel caso del vaccino MPR che correlava con l’autismo, semplicemente perché Andrew Wakefield voleva vendere il suo.
trovo veramente preoccupante che qualsiasi fonte che non sia a favore di
Ogm, vaccini e sperimentazione animale sia automaticamente bollata come
bufala, Questa non è informazione ma propaganda. Spero ancora che i
nostri giornalisti abbiano voglia di approfondimenti pluralistici in
modo da permetterci di risalire nella classifica mondiale (classifica in
cui i nostri mass media non godono certo di un buon piazzamento). Se
qualche giornalista avesse voglia di approfondire chi sono i tanto
citato Protest vedrebbe che sono solo un pugno di studenti e qualche
professore,sicuramente ben organizzati e motivati (ma da cosa?). Come
mai da 2 anni stanno organizzandouna propaganda cosi ben fatta?Contando
che la propaganda è l’opposto della comunicazione e che loro fanno
propaganda su temi riguardanti la salute la mia paura è che si stia
preparando il terreno per toglierci la poca libertà di scelta che ancora
ci rimane (per esempio la scelta di dire no ai vaccini, la scelta di
dire no agli ogm, la scelta di nutrirmi in modo salutare per tentare di
avere una buona salute e ricorrere poco alle medicine)