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Citizen science: i cittadini comprano una vecchia sonda della NASA

Un esempio eclatante di citizen science: cittadini scienziati comprano una sonda della NASA e la riavviano per una nuova missione

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 26.05.2014

Un gruppo di cittadini-scienziati gestirà la sonda spaziale ISEE-3 della NASA che quasi 40 anni fa studiò i venti solari. Si tratta della prima volta che la NASA lascia in dotazione i propri strumenti ad un privato. Entro un mese la sonda, acquistata grazie ad un crowd-funding, potrebbe orientarsi ad una nuova missione. I dati che raccoglierà saranno resi noti alla comunità scientifica, ma anche ad appassionati e studenti.

Le citizen science, cioè la scienza fatta dai cittadini, ha molteplici campi di applicazione, ma in astronomia sta riscuotendo un successo notevole. Molteplici i progetti di citizen science in questo campo resi possibili soprattutto grazie al miglioramento delle tecnologie a basso costo. Oggi una di queste organizzazioni ambisce addirittura a riattivare una vecchia sonda per lanciarla verso una nuova missione.

Sonda ISEE 3

Crediti: NASA

Lanciata nel 1978, la navicella spaziale internazionale ha studiato come il flusso di particelle cariche che scorre dal sole, il cosiddetto vento solare, interagisce con il campo magnetico della Terra.

Dopo questa prima missione la sonda ha cambiato nome in International Comet Explorer studiando fra l’altro la famosa cometa di Halley nel marzo 1986.

La sonda ha poi indagato le potenti tempeste solari fino al 1997 quando la NASA ha disattivato il veicolo spaziale. Ma il mese scorso un gruppo di cittadini-scienziati ha lanciato un crowd-funding raccogliendo ben 125mila dollari per riavviare la sonda. La NASA ha accettato il progetto e ha già fornito i dati perchè gli ingengneri possano gestire la sonda.

“Abbiamo la possibilità di coinvolgere una nuova generazione di scienziati cittadini attraverso questo sforzo creativo per riconquistare l’ISEE -3” ha detto John Grunsfeld , amministratore associato della NASA per la scienza. La NASA ha accordato a Skycorp Inc, una società californiana che lavora con la citizen science, il permesso di tentare di contattare ed eventualmente comandare e controllare il satellite, che dovrebbe avere ancora carburante e strumenti scientifici di lavoro.

Secondo Keith Cowing, ex ingegnere della NASA che il piano prevede di contattare la sonda, riaccenderne i motori per portarla in un’orbita vicina alla terra, e poi far partire una nuova missione girando attorno al Sole. Tutto questo dovrebbe avvenire nel giro di un mese.

“Se avremo successo può anche essere ancora in grado di inseguire ancora un’altra cometa”, ha detto Cowing.

“I nuovi dati che risulteranno dal progetto saranno condivisi con la comunità scientifica e il pubblico, fornendo uno strumento unico per insegnare agli studenti e al pubblico le operazioni spaziali e la raccolta dei dati”, ha dichiarato la NASA in un comunicato stampa.

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