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Cacciatori di buchi neri…da salotto

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 19.12.2013

La Citizen science sta acquistando visibilità e importanza. La scienza fatta dai cittadini può essere uno strumento importante per gli scienziati. La Citizen science trova le sue applicazione per gli avvistamenti degli animali, ma anche per censire piante e insetti, anche nelle città. In astronomia è noto l’aiuto che a volte può rivelardi decisivo e che arriva dagli astrofili. Oggi un gruppo internazionale di ricercatori ha creato una app, che tramite tablet o smartphone invita i cittadini a scoprire buchi neri, comodamente dal divano. Il progetto si chiama  Radio Galaxy Zoo.

Crediti: radio.galaxyzoo.org

Crediti: radio.galaxyzoo.org

Diventare esploratori del cosmo non sarebbe poi così difficile: abbinando immagini del cielo, sia ad infrarossi che ad onde radio, gli utenti possono contribuire a identificare quali galassie possiedono buchi neri supermassicci attivi. I dati a infrarossi provengono dal satellite Wide- Field Infrared Survey Explorer (WISE)  , mentre i dati radio dal Karl G. Jansky Very Large Array (VLA) in New Mexico. A queste si aggiungeranno immagini dei telescopi ATCA e ASKAPi in Australia e dello Spitzer Space Telescope.

Un buco nero è un oggetto la cui gravità non permette neanche l’uscita della luce. I buchi neri divorano materia e emettono a volte dei getti ad una velocità quasi quella della luce. Questi getti possono essere rilevati dai radiotelescopi. 

“Ci vuole circa un minuto per imparare che cosa fare “, ha detto Julie Banfield , un coordinatore australiano del progetto internazionale dal Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization ( CSIRO ) . “Lavorare  con le immagini in pratica richiede solo pochi secondi per ognuna, forse un paio di minuti per quelle veramente difficili. Hai solo bisogno di abbinare un paio di foto e cercare quella che pensi sia la galassia al loro centro.”

I ricercatori hanno spiegato che presto ci saranno fino a 20 milioni di sorgenti radio che necessiteranno di essere classificate, per questo l’apporto dei cittadini può divenire davvero importante.

Per capire meglio come si formano i buchi neri e si evolvono nel corso del tempo, gli astronomi hanno bisogno di osservarne molti in diverse fasi del loro ciclo di vita. Per fare questo , gli astronomi hanno bisogno di aiuto da parte del pubblico per identificare il maggior numero di coppie di buchi neri e jet possibili e associarli con le loro galassie. Con un campione abbastanza grande, gli astronomi potranno scegliere buchi neri in fasi diverse e costruire un quadro migliore delle loro origini.

Chi parteciperà diventerà parte di una comunità di quasi un milione di persone che lavorano nel  “Zooniverse”- una serie di progetti di citizen- science che copre dallo studio delle forme delle galassie ai dati sul cancro, ai richiami delle balene.

 

 

 

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