I tre membri dell’equipaggio della spedizione 34 hanno lasciato la Stazione Spaziale Internazionale e sono tornati sani e salvi sulla Terra sabato 16 marzo, concludendo una missione durata più di quattro mesi e mezzo. Attualmente a presidiare il laboratorio orbitale si trova l’equipaggio della Spedizione 35.
Il comandante della Stazione Kevin Ford della Nasa, il comandante russo della Soyuz Evgeny Tarelkin e l’ingegnere di volo Oleg Novitskiy si sono sganciati con la loro Soyuz TMA-06M dalla stazione spaziale all’una e 43 di sabato (ora italiana).
Sono atterrati a nord est di Arkalyk, in Kazakhstan, alle 5:10 del mattino. Il trio era giunto sulla stazione spaziale lo scorso 25 ottobre 2012, ed ha quindi trascorso 144 giorni nello spazio, 142 dei quali a bordo del laboratorio orbitante.
Astronauta dell’Agenzia Spaziale Canadese Chris Hadfield è ora al comando della Spedizione 35. Egli è il primo canadese a servire come comandante della stazione. Hadfield e dei suoi colleghi, Tom Marshburn della Nasa e il cosmonauta russo Roman Romanenko lavoreranno soli a bordo della stazione fin quando altri tre membri d’equipaggio supplementari, arrivaranno alla fine di marzo, sempre a bordo di una Soyuz.
I tre membri della missione 34, Ford, Tarelkin e Novitskiy hanno orbitato attorno della Terra per ben 2.304 volte e hanno percorso circa 98 milioni di chilometri.
Il ritorno a casa
I portelloni tra la capsula Soyuz TMA-06M e la Stazione Spaziale Internazionale si sono chiusi alle 11:38 di venerdì, concludendo i 142 giorni dell’equipaggio a bordo della avamposto orbitante. Il trio si è sganciato in perfetto orario e senza particolari problemi, eseguendo una manovra ormai di routine per la navetta Soyuz.
Dopo aver eseguito il rientro in atmosfera, che ha messo alla prova lo scudo termico della capsula, la Soyuz è atterrata nella gelida steppa del Kazakistan, a nord-est della remota città di Arkalyk, concludendo 144 giorni nello spazio per il trio.
In origine, l’equipaggio internazionale avrebbe dovuto lasciare il laboratorio orbitante già lo scorso giovedì, ma la pioggia gelida e la nebbia a terra hanno impedito loro di tornare a casa. Le condizioni meteo sono migliorate venerdì, permettendo alla capsula di lasciare la Stazione Spaziale per rientrare nell’atmosfera.
Un banco di nubi ha comunque ostacolato la visibilità nella zona di atterraggio, complicando la ricerca della capsula da perte del personale russo di terra.