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Conferenza sulla biodiversità di Nagoya: bilanci e prospettive

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 02.11.2010

Il 29 ottobre 2010 può considerarsi un giorno storico per la difesa della natura. I Governi riuniti a Nagoya per la decima Conferenza della Parti (COP10) sulla Convenzione per la Diversità Biologica (CBD) hanno adottato un Protocollo sull’accesso alle risorse genetiche e sulla ripartizione dei benefici derivanti dal loro utilizzo (Access and Benefit Sharing ABS). I partecipanti alla Conferenza sono giunti alla conclusione che la politica climatica e la politica di conservazione della biodiversità debbano essere coordinate e hanno approvato la proposta di dedicare la prossima decade (2011-2020) alla biodiversità, proposta che sarà trasmessa all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Il Piano strategico prevede che entro il 2020 dovranno essere adottate misure volte a fermare la perdita di biodiversità. Entro tale data dovrà essere protetto il 17% della superficie terrestre e il 10% delle coste e dei mari. A tal proposito bisognerà trovare nuove fonti di finanziamento sia a livello nazionale che internazionale. Il WWF ha chiesto al Governo italiano di mostrare il proprio impegno sia su scala globale sia su scala nazionale intervenendo nella Manovra 2011 (collocando un accantonamento in Tabella A della Legge di Stabilità 2011, tabella in cui vengono previsti impegni di spesa corrente finalizzati ad iniziative speciali o nel decreto legge previsto per fine anno) con un adeguato  impegno economico che  consenta di avviare la realizzazione della Strategia nazionale della biodiversità, approvata lo scorso 7 ottobre, dopo 16 anni dalla ratifica da parte del nostro Paese della Convenzione internazionale della biodiversità (1994).

I governi hanno anche raggiunto un accordo per modificare i sussidi perversi (es. pesca, agricoltura, trasformazione del territorio) e per far sì che gli Stati possano garantire il valore della biodiversità anche all’interno delle contabilità nazionali. “Si tratta di un elemento strategico e nuovo nell’approccio alla difesa della natura, un segnale politico importantissimo che metterà in moto un nuovo approccio alla finanza globale” – ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia.

L’attenzione adesso si sposta a Cancun, dove dal 12 novembre al 10 dicembre si terrà la 16ª Conferenza delle parti firmatarie della “Convenzione quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici”, per la quale il punto determinante è la possibilità del raggiungimento di un accordo giuridicamente vincolante.

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