L’AIFA (Agenzia italiana del Farmaco) ha realizzato un’indagine su farmaci e anziani che è stata pubblicata su Journals of Gerontology Series A .
Assumono molte medicine gli anziani italiani: da 5 9 al giorno, ma solo il 40% rispetta le indicazioni delle terapie e perciò a alto consumo di farmaci non corrisponde un milgioramento nelle condizioni di salute.
L’AIFA ha creato un apposito gruppo il Geriatrics Working Group (GWG) che ha collaborato con l’Università Cattolica – Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ha elaborato i dati del Servizio Sanitario Nazionale.
Su 12 milioni di anziani, il 50% assume fino a 9 farmaci al giorno e l’11% supera i 10.
Le categorie con più difficoltà a seguire al terapia sono gli ipertesi e coloro che soffrono di osteoporosi.
Sono invece più diligenti i diabetici e coloro che devono assumere antidepressivi.
Ma il rischio di assumere più medicinali può derivare dal fatto che si assumano più medicinali che interagiscono con effetti negativi.
E i numeri sono importanti: 36mila anziani rischiano a causa dell’assunzione contemporanea di 2 o più farmaci aritmogenici, 22mila per l’uso contemporaneo di 3 farmaci pro-emorragici e 85mila rischiano l’insufficienza renale perché assumono contemporaneamente 3 farmaci pericolosi per i reni.
Per Sergio Pecorelli, la situazione potrebbe migliorare se si aumentasse la sorveglianza sui pazienti da aprte di medici e famigliari.
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