Le telecamere subacquee hanno dato la conferma intorno alle 12 che la Costa Concordia non è più pocciata sul fianco, ma sul ginocchio. Le immagini mostrano chiaramente che la nave si sta muovendo. Gli ingegneri parlano di una rotazione di 12 gradi. Siamo a metà dell’opera. Le operazioni, iniziate alle 9 di questa mattina, richiederanno 12 ore.
Una volta raddrizzata la nave sarà sorretta da 21 pali del diametro di oltre un metro e mezzo e conficcati nella roccia granitica del fondale mediamente per nove metri. Il posizionamento dei pali è stata la fase che ha richiesto più tempo e ha provocato più ritardo, hanno spiegato gli esperti, a causa della necessità di perforare il granito.
Ventidue mezzi navali ed otto chiatte sono stati coinvolti in questi mesi nelle operazioni per rimettere in asse la Costa Concordia. Tra i più grandi, il Micoperi 30 è lungo quanto la Cattedrale di Notre Dame a Parigi, 122 metri, e il Lone (160,5 metri) quanto l’asse più piccolo dell’area del Colosseo. 500 persone sono coinvolte nel cantiere.
56 catene sono utilizzate per tirare su la nave ognuna pesa 26 tonnellate e ogni anello pesa 205 chili.
80 mila metri cubi di acqua potrebbero uscire dall’interno della nave che ne ha imbarcati 236mila. “Ma sono state prese tutte le precauzioni per ridurre al minimo il rischio di contaminazione e inquinamento”, rassicura Sargentini dell’ARPAT. Le acqua sono state già bonificate e in caso di sversamento si è pronti per agire con panne di protezione.
L’operazione ha dato lavoro a 150 aziende italiane già da due mesi dopo il disastro avvenuto il 13 gennaio 2012.