Le indicazioni della dieta mediterranea riducono il rischio di tumore. Ben tre tumori su 10 potrebbero essere evitati nel nostro paese seguendo una corretta alimentazione eppure pare che questo non sia possibile neanche nei luoghi in cui la dieta più studiata al mondo è nata. Naturalmente la dieta non basta, sottolineano gli esperti: è necessario un corretto stile di vita, dove il fumo è bandito e l’attività fisica è praticata regolarmente.
«Ancora una volta è fondamentale ribadire l’importanza l’efficacia di alcuni piccoli accorgimenti quotidiani nella prevenzione delle neoplasie – dice Saverio Cinieri, direttore della Divisione di Oncologia Medica e Breast Unit dell’ASL di Brindisi e presidente del convegno -. Circa il 25 per cento dei casi di cancro al colon-retto, il 15 di quelli alla mammella e il 10 di quelli che colpiscono prostata, pancreas ed endometrio potrebbero essere evitati aderendo alle indicazioni della dieta mediterranea». «Non conta solo ciò che si mette nel piatto – aggiunge Cinieri -: la dieta mediterranea deve essere interpretato come uno stile di vita in cui contano anche gli orari regolari dei pasti, le quantità limitate di cibo, il movimento regolare. Perché l’alimentazione rientra nella grande famiglia dei fattori di rischio modificabili in quanto correlati allo stile di vita della persona. Le verdure, per esempio, possono esercitare un’azione protettiva nei confronti del tumore del polmone, ma tale beneficio può essere insufficiente se la persona che le consuma regolarmente è un accanito fumatore».
Sono indicazioni ovvie,però manca un fattore;il recettore mentale.