E’ stato approvato il decreto per riformare il settore della Sanità in Italia, tra ridimensionamenti e razionalizzazioni che lasciano il premier Mario Monti soddisfatto del lavoro svolto.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato infatti dopo 6 ore di Camera di Consiglio un decreto legge che reca “incisivi e rilevanti interventi” per aumentare la tutela della salute del cittadino e vuole ridurre, al contempo, la spesa sanitaria e farmaceutica in tempi magri per le casse dello stato.
Il Ministero della Salute in un comunicato giustifica anche l’uso della forma del decreto legge, avversata nei giorni scorsi dalle regioni e dagli altri soggetti interessati, a causa delle precedenti leggi che “hanno determinato negli ultimi anni una contrazione delle risorse finanziarie destinate al Servizio sanitario nazionale”. Il timore, in altre parole, è che le risorse finissero prima del previsto e che lo stato dovesse mettere mano al portafoglio.
Il provvedimento è stato presentato dal Presidente del Consiglio Mario Monti e dal Ministro della salute Renato Balduzzi in una conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei Ministri ieri sera. “Nella tematica vitale della salute il decreto del governo darà maggiore riconoscimento al merito e una maggiore distanza della politica” ha detto il Presidente del Consiglio Mario Monti in conferenza stampa, sottolineando di avere “grande rispetto per la politica ma di essere determinato ad allentare la presa che essa ha su meccanismi che politici non sono”.
Nomine dei primari e assistenza di base 24/7. Nonostante i ridimensionamenti, il Ministro della salute Balduzzi si è detto soddisfatto del decreto approvato in Cdm, che sottrae la sanità dalle “influenze della cattiva politica”, introducendo più trasparenza e merito nelle nomine di manager e primari e presenta novità importanti nell’assistenza pubblica come la riorganizzazione della medicina del territorio “24 ore su 24, sette giorni su sette”, che dovrebbe ridurre l’assedio ai pronto soccorsi ospedalieri.
Più trasparenza e garanzie per cittadini e operatori anche nella gestione dell’intramoenia (ossia le prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale). “Nell’articolo 2 del decreto legge si affronta l’intramoenia dei medici, si trattava di dare regole più certe in un campo molto difficile che viene a completare la disciplina dell’assistenza ospedaliera – ha spiegato il Ministro in conferenza – Queste regole danno un senso di serietà, di una tracciabilità, di un più forte collegamento tra intramoenia e Ssn per evitare che vi possano essere cortocircuiti o peggio ancora che l’intramoenia possa essere un circuito alternativo e competetivo con l’attività istituzionale”.
Ludopatia
Sono state introdotte disposizioni per ridurre la dipendenza da gioco, una vera e propria emergenza in Italia, accentuata dalla crisi economica. Per limitare il problema, il decreto limita la pubblicità dei giochi con vincite in denaro con particolare riguardo alla tutela dei minori, chiede di esplicitare le probabilità di vincita e il rischio di dipendenza dal gioco. Poi vieta l’accesso dei minori alle sale o alle aree destinate al gioco e dispone regole per effettuare controlli mirati per la verifica del rispetto di norme a tutela dei minori.
Inoltre (ma solo per le nuove concessioni) verrà valutata la presenza nelle vicinanze delle sale da gioco di luoghi sensibili (scuole, università, nosocomi, luoghi di culto).
L’articolo dice “…introducendo PIU’ trasparenza e merito nelle nomine di manager e primari…”. Bisognerebbe invece togliere “più”, ottenendo : “..introducendo trasparenza e merito nelle nomine di manager e primari…”. Mah…