Gaianews

Cellule tumorali: identificati i segnali che ne attivano la diffusione

Scoperta una molecola che attiva la diffusione del tumore, creando metastasi mortali

Scritto da Elisa Corbi il 26.05.2014

Grazie ad nuovo studio pubblicato nell’edizione online di Nature Cell Biology è stato rilevato il percorso di segnalazione che controlla la capacità delle cellule tumorali di invadere i tessuti vicini. I risultati chiariscono alcuni aspetti di eventi molecolari precoci coinvolti nella metastasi, ovvero nella diffusione mortale di queste cellule dal tumore primario ad altre parti del corpo. L’importantissima scoperta nel campo della lotta ai tumori arriva dai ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University.

cancro

Una cellula tumorale per migrare da un tumore primario deve prima rompere il tessuto connettivo circostante noto come matrice extracellulare (ECM). L’invasione accade con la formazione di “piccoli piedi” delle protrusioni dette invadopodia.

Le invadopodia rilasciano enzimi che degradano il tessuto circostante, mentre le altre protrusioni tirano la cellula tumorale, come la locomotiva con il treno. Con questo meccanismo le cellule riescono a viaggiare dal tumore nel flusso sanguigno, raggiungendo altre parti del corpo.

”Sapevamo da qualche tempo che le invadopodia erano guidate da filamenti di proteine chiamate actina – spiega il coordinatore dello studio Louis Hodgson – ma non era chiaro che cosa regolasse esattamente l’actina in queste protrusioni”.

Studi precedenti avevano suggerito che una proteina chiamata Rac1 giocasse un ruolo nell’invasione delle cellule tumorali. Quando i livelli di Rac1 sono elevati, le cellule tumorali infatti presentano caratteristiche più invasive. Ma questa sospetta attività finora non era mai stata osservata direttamente.

I ricercatori hanno così ideato una proteina-biosensore fluorescente che ha rivelato esattamente quando e dove Rac1 viene attivata all’interno delle cellule cancerose.
Con questo biosensore nelle cellule tumorali del seno di roditori ed esseri umani, il team ha osservato che quando la protrusione si forma e si attiva per degradare il tessuto circostante, i suoi livelli di Rac1 sono bassi. Invece quando l’Rca1 è elevato, l’invapodium scompare.

La maggior parte dei decessi dovuti al cancro sono causati da complicazioni della sua diffusione ai tessuti e organi distanti. Quindi impedire il funzionamento interno delle cellule tumorali invasive attraverso un farmaco potrebbe essere estremamente utile.
Ora però il problema resta quello di impedire la diffusione di Rac1 senza danneggiare altre importanti funzioni. “Sono stati sviluppati inibitori Rac1 “, conclude il dottor Hodgson , “ma non sono abbastanza sicuri da usare. Rac1 è una molecola importante anche nelle cellule sane, comprese le cellule immunitarie. Quindi abbiamo bisogno di trovare un modo per spegnere questi segnali solo nelle cellule tumorali”.
Lo studio è stato sostenuto dalle sovvenzioni del National Institutes of Health.

© RIPRODUZIONE RISERVATA