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Influenza H1N1, scoperta apre la strada a vaccino universale

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 09.05.2012

I ricercatori della University of British Columbia hanno trovato un possibile modo per sviluppare vaccini antinfluenzali universali ed eliminare la necessità delle vaccinazioni annuali contro l’influenza stagionale.

Ogni anno, l’influenza stagionale provoca malattie gravi in 3 – 5 milioni di persone, causando da 200 mila a 500 mila morti. La pandemia influenzale del 2009, provocata dal virus H1N1, ha ucciso più di 14 mila persone in tutto il mondo. Nel frattempo, il dibattito sul bioterrorismo e sulla sicurezza dei laboratori di ricerca che sperimentano nuovi pericolosi ceppi di virus ingegnerizzati si è intensificato, soprattutto dopo la notizia delle mutazioni artificiali del virus H5N1 (l’influenza aviaria), pubblicato la scorsa settimana
dalla rivista Nature, che potrebbero facilitare il contagio tra i mammiferi e soprattutto tra gli esseri umani.

Oggi il team guidato dal Prof. John Schrader, che ha la cattedra di Immunologia presso la University of British Columbia, ha scoperto che il vaccino contro l’influenza suina provocata dal virus H1N1 stimola
gli anticorpi che proteggono contro molti virus influenzali, tra cui il pericoloso H5N1, noto come influenza aviaria.

I dettagli sono stati pubblicati oggi nella rivista Frontiers in Immunology.

“Il virus dell’influenza ha una proteina chiamata emoagglutinina, o HA. Questa proteina è come un fiore con una testa e un gambo”, dice Schrader. “Il virus dell’influenza si lega alle cellule umane attraverso la testa dell’emoagglutinina, molto simile ad una spina che si attacca ad una presa di corrente.

“I vaccini antinfluenzali attuali vanno a colpire la ‘testa del fiore’, ma poiché il virus dell’influenza muta molto rapidamente, anche l’HA muta, e da qui la necessità di vaccini diversi ad ogni nuova stagione influenzale.”

I vaccini contengono virus indeboliti o frammenti non funzionanti, e in questo modo stimolano il sistema immunitario umano a produrre anticorpi che circolano nel sangue per uccidere quei germi specifici.
Tuttavia, il team di ricerca ha scoperto che nel 2009 il vaccino pandemico H1N1 ha indotto anticorpi ampiamente protettivi, in grado di combattere diverse varianti del virus dell’influenza.

“Questo perché, invece di attaccare la ‘testa’ dell’HA, gli anticorpi hanno attaccato il gambo della HA, neutralizzando il virus dell’influenza”, dice Schrader. “Il punto di attacco gioca un ruolo
fondamentale nella penetrazione cellulare. In questo caso non è cambiato tra le diverse varianti del virus dell’influenza.”

La nuova scoperta potrebbe aprire la strada allo sviluppo di vaccini antinfluenzali universali.

Ma il vaccino contro la suina è stato un’eccezione alla regola, ha detto Schrader. Di solito le caratteristiche del sistema immunitario umano rendono difficile l’induzione di anticorpi protettivi contro lo ‘stelo’ dell’HA. “La pandemia influenzale della suina (H1N1) è stata diversa, perché gli esseri umani non erano mai stati esposti ad un virus simile prima”, aggiunge.

Schrader dice di avere le prove che un vaccino basato su una miscela di virus influenzali oggi circolanti, non solo negli esseri umani, ma anche negli animali, dovrebbe funzionare come un vaccino normale e rendere finalmente l’iter della vaccinazione annuale per le categorie a rischio un incubo – e una spesa per il sistema sanitario pubblico – del passato.

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