Nel 1970 i sovietici hanno scoperto un tesoro nascosto, ma l’hanno tenuto segreto. Ora queste informazioni sono state rese pubbliche e gli scienziati russi hanno svelato che non solo il cratere Popigai Astroblem ospita un deposito denso di diamanti industriali, ma anche che questi diamanti hanno una durezza doppia rispetto a quelli ordinari.
E’ un’affermazione di una certa importanza da parte degli scienziati russi, che un cratere creato dall’impatto di un meteorite in Siberia contenga diamanti di miliardi di carati e anche se potrebbe sembrare inverosimile, non sarebbe al di fuori della possibilità scientifica.
Durante il fine settimana, gli scienziati di Mosca hanno divulgato che il cratere Popigai Astroble, che ha un’ampiezza di 62 miglia (100 chilometri) ospita un deposito denso di diamanti industriali, stando a quanto scrive il Christian Science Monitor.
I sovietici, a quanto viene riferito, hanno scoperto un tesoro nascosto nel 1970, ma l’hanno tenuto segreto per evitare di sconvolgere il mercato dei diamanti che ormai li aveva favoriti. Ora che queste informazioni segrete sono state declassificate, gli scienziati russi dichiarano che alcuni dei diamanti Popigai – a quanto si dice- hanno una durezza doppia rispetto ai diamanti ordinari e questo potrebbe rivoluzionare il mercato globale.
Secondo Richard April, un professore di geologia presso l’Università di Colgate ad Hamilton di New York negli Stati Uniti, ci sono due spiegazioni principali per la formazione dei cosiddetti “diamanti da impatto”, che si trovano in piccole quantità nei siti dell’impatto da meteorite in tutto il mondo. (le meteore, che sono frammenti di asteroidi o comete che entrano nell’atmosfera terrestre ad alta velocità, diventano meteoriti dopo l’impatto contro la Terra.)
Una possibilità è che un meteorite cada in una zona ricca di qualche forma di carbonio, come i resti degli organismi viventi. Le alte pressioni e le temperature generate dalla collisione sarebbero sufficienti a trasformare il carbonio terrestre in diamante.
Nel secondo scenario, il carbonio arriva all’interno di un meteorite ed allo stesso momento dell’impatto, si fonde trasformandosi in diamanti che si disperdono nel terreno.
Secondo April però, nessuno dei due scenari potrebbe creare il numero di diamanti di cui parlano gli scienziati russi.
“Finora, tutti i diamanti che sono stati scoperti intorno ai crateri da impatto di meteorite sono stati piccoli e in numero scarso,” ha dichiarato lo scienziato. “Ma è interessante che i russi affermino che hanno trovato un gigantesco deposito di diamanti in un cratere generato dall’impatto di un meteorite perchè è piuttosto improbabile da quello che abbiamo visto finora.”
Inoltre, c’è una terza possibilità che, secondo April, potrebbe teoricamente spiegare la formazione di molti diamanti extraduri nel cratere.
È concepibile che un meteorite sia atterrato su un campo di diamanti preesistente e popolato dai diamanti terrestri che sono stati scavati da sotto la superficie terrestre dai processi vulcanici. Questi diamanti- che per la maggior parte si trovano in depositi vulcanici soporannominati “tubi vulcanici di kimberlite”- esistono in Siberia.
“Ma la meteora avrebbe dovuto colpire proprio i tubi vulcanici il che sarebbe come centrare un buco in un campo da golf”, ha continuato April. “Ma è possibile che i diamanti si siano ricristallizzati alle alte temperature” .
“Questo potrebbe anche spiegare il fatto che ci sono così tanti diamanti.” Ma sarebbe la prima volta che gli scienziati assistono ad un fatto di tale portata.