Sono piccole, ma non per questo non hanno un grande impatto sull’ecosistema. Sono le formiche, che secondo un recente e provocatorio studio potrebbero essere un grande alleato dell’uomo contro i cambiamenti climatici. Una ricerca dell’Arizona State University ha infatti trovato che le formiche hanno un ruolo importante nel sequestro dell’anidride carbonica. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Geology.
La quantità di anidride carbonica presente nella nostra atmosfera ha un’influenza sul clima e causa i cambiamenti climatici, e il continuo aumento per cause antropiche preoccupa non poco i ricercatori. Lo stoccaggio dell’anidride carbonica è uno dei temi affrontati dall’attuale studio, condotto dal ricercatore Ronald Dorn e che ha avuto la durata di 25 anni, fornendo la prima misurazione quantitativa degli effetti di dissoluzione della CO2 nelle rocce. Da questa ricerca è emerso che le formiche avrebbero un ruolo fondamentale nello stoccaggio dell’anidride carbonica e potrebbero essere studiate per comprendere come accelerare lo stoccaggio di CO2.
Gli attuali metodi di stoccaggio di anidride carbonica nel sottosuolo hanno effetti potenzialmente negativi sull’ambiente, ma quello naturale condotto dalle formiche, secondo Dorn, non lo è. Visto che i nidi di formiche hanno questo potenziale, la ricerca potrebbe potenziare fino a 100 volte il meccanismo che le formiche usano per stoccare la CO2.
Il ricercatore avanza anche un’ardita ipotesi: negli ultimi 65 milioni di anni il clima sulla terra si è raffreddato e probabilmente fra le cause di questo raffreddamento potrebbe esserci l’attività delle formiche, che con l’aumento della popolazione globale sul pianeta, ha contribuito alla riduzione della CO2 in atmosfera e quindi alla riduzione della temperatura.
Anche se la loro vita media è di meno di un anno, in questo breve lasso di tempo le formiche riescono ad avere un impatto significativo sull’ambiente. “Le formiche stanno cambiando l’ambiente”, ha detto l’autore Ronald Dorn, un geologo presso l’Arizona State University.
Dorn e il suo team hanno scoperto che alcune specie di formiche alterano minerali al fine di secernere carbonato di calcio – più comunemente noto come calcare. Durante il processo di creazione di calcare, questi insetti inavvertitamente intrappolano e tolgono un po’ di anidride carbonica dall’atmosfera.
Questa fabbrica di calcare delle formiche è una versione su piccola scala di un processo planetario di raffreddamento massiccio che si svolge negli oceani, noto come il sequestro del carbonio. Il calcare depositato nel mare contiene più carbonio di quanto ce ne sia nell’atmosfera oggi.
Per comprendere meglio questa attività che potrebbe influire, secondo il ricercatore, nella lotta al cambiamento climatico, i ricercatori hanno seguito la ripartizione del basalto nella sabbia di sei siti nei Monti Catalina in Arizona e nel Palo Duro Canyon in Texas. Nel corso di cinque anni, Dorn ha scavato la sabbia e misurato qual è il livello di carbonio nei minerali.
I risultati hanno dimostrato che la sabbia “trattata” dalle formiche scompone il basalto da 50 a 300 volte più velocemente rispetto alla sabbia in cui gli insetti non erano presenti. Mentre le formiche costruiscono il calcare nei loro nidi, utilizzano calcio e magnesio dal basalto per produrre per fare calcare.
Di conseguenza, le formiche possono star intrappolando l’anidride carbonica.
I ricercatori affermano infine che saranno necessari ulteriori studi sul ruolo di formiche e altri animali in questa azione di fissaggio del carbonio atmosferico.