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L’acidificazione degli oceani provocò la più grande estinzione di massa sulla Terra

Scritto da Leonardo Debbia il 16.04.2015

Un recente studio ipotizza che siano stati i cambiamenti negli oceani terrestri, causati da una attività vulcanica estrema, a dare il via alla più grande estinzione di tutti i tempi.

L’evento, che si verificò 252 milioni di anni fa, spazzò via oltre il 90 per cento delle specie marine e più di due terzi delle specie terrestri.

Secondo i ricercatori, tutto accadde dopo il massiccio assorbimento da parte degli oceani della Terra di enormi quantità di anidride carbonica emesse dalle intense eruzioni vulcaniche.

Questo evento, di proporzioni planetarie, cambiò profondamente la composizione chimica degli oceani, rendendoli più acidi, con conseguenze catastrofiche per la vita sulla Terra.

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Ricerca sul campo negli Emirati Arabi Uniti (crediti: D. Astratti)

 

Lo studio, coordinato dall’Università di Edimburgo, è il primo a dimostrare che la causa scatenante dell’evento doveva essere sicuramente individuata nell’elevato livello di acidità raggiunto dagli oceani dell’epoca.

I risultati acquisiti possono ora essere d’aiuto agli scienziati per comprendere meglio la minaccia che sta incombendo sulla vita marina a causa dell’attuale acidificazione degli oceani.

La quantità di carbonio che si aggiunse nell’atmosfera e che dette l’avvio all’estinzione di massa era probabilmente più grande delle riserve di combustibili fossili attuali; tuttavia, il carbonio veniva probabilmente rilasciato con un tasso simile a quello delle emissioni odierne.

Per gli scienziati, questo rapido tasso di rilascio è stato il fattore critico che ha guidato l’acidificazione degli oceani.

L’estinzione, collocata nel limite Permiano-Triassico, non avvenne comunque in tempi brevi, ma si verificò in un periodo di tempo di 60mila anni, dicono gli scienziati.

L’acidificazione degli oceani durò invece ‘soltanto’ 10 mila anni, ma fu l’elemento determinante alla base della fase più letale dell’estinzione, quella che inferse il colpo finale ad un ecosistema già instabile.

Infatti, l’aumento delle temperature e la diffusa perdita di ossigeno negli oceani avevano già predisposto l’ambiente ad un cambiamento che divenne poi radicale.

E’ vero che gli oceani sono in grado di assorbire parte dell’anidride carbonica, ma – stando ai ricercatori – il grande volume di gas, rilasciato ad un ritmo così veloce, cambiò la chimica degli oceani.

L’estinzione di massa di organismi viventi marini e terrestri dimostra che il cambiamento ebbe effetto su tutti gli ecosistemi della Terra.

Dal momento che le rocce conservano una registrazione dettagliata dei cambiamenti delle condizioni oceaniche nel tempo, il team ha esaminato e analizzato strati di rocce rinvenute negli Emirati Arabi Uniti, che a quell’epoca erano sui fondali oceanici, per sviluppare un modello climatico che servisse a comprendere che cosa abbia spinto all’estinzione.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, è stato condotto in collaborazione con l’Università di Brema, in Germania, l’Università di Graz, in Austria, e le Università di Exeter, Leeds e Cambridge, nel Regno Unito.

Il dr Matthew Clarkson, della Scuola di Geoscienze dell’Università di Edimburgo, che ha coordinato lo studio del proprio Ateneo, ha dichiarato: “Gli scienziati hanno sospettato a lungo che un evento di acidificazione degli oceani si fosse verificato durante la più grande estinzione di massa di tutti i tempi, ma finora è mancata la prova diretta. E’ indubbio che si tratti di una scoperta preoccupante per noi, considerando che abbiamo già potuto registrare un aumento di acidità negli oceani attuali, frutto delle emissioni antropiche di carbonio”.

“Questo lavoro è stato molto collaborativo”, conclude la docente Rachel Wood, della stessa Scuola di Clarkson, “e i risultati sono stati possibili solo grazie alla partecipazione ‘unica’ di geochimici, geologi e modellisti per poter affrontare un problema di tale importanza, così lontano nel tempo”.

Potremmo concludere con l’auspicio che quanto successo centinaia di milioni di anni fa possa servire a far sì che ci si adoperi perché non abbia a ripetersi niente neppur minimamente paragobabile.

Il tempo per correre ai ripari c’è.

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