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Scoperto uranio impoverito nella base militare di Salto di Quirra, Sardegna

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 27.02.2011
Salto di Quirra, trovato l'uranio impoverito

Salto di Quirra, trovato l'uranio impoverito

Svolta nell’inchiesta del procuratore Domenico Fiordalisi sulle strane morti intorno al poligono militare di Salto di Quirra, in Sardegna. E’ stato scoperto l’uranio impoverito presente in alcune cassette che non presentavano segni di riconoscimento o avvertimenti. E’ stata riscontrata da parte dei tecnici inviati dalla Procura una radioattività cinque volte superiore alla norma.

Durante un’ispezione ieri da parte degli gli esperti inviati dalla Procura di Lanusei nel poligono, sono state rinvenute cinque cassette metallichein in un deposito di materiali speciali, compreso il munizionamento rimasto inesploso dopo le esercitazioni e in attesa di una futura distruzione. Il magazzino non presentava alcuna misura di protezione o di sicurezza, senza nessun cartello di pericolo e dove l’accesso era libero per chiunque lavorasse nella base. Il deposito è proprio a ridosso di Capo San Lorenzo, nell’area che era frequentata da molti dei pastori che si sono ammalati di leucemia.

Le denunce

Non si tratta, tuttavia, di fortuna. Sembra che siano pervenute denunce sul fatto che quel deposito contenesse materiale pericoloso. La Procura, incrociando la storia clinica di alcuni militari che hanno lavorato presso il poligono e la dislocazione presso il magazzino,  avrebbe scoperto che alcune persone che hanno lavorato proprio con questo materiale si sarebbe ammalato di linfoma di Hodgkin, una forma tumorale del sangue molto aggressiva, anche se molto rara.

I precedenti

Lo scorso gennaio il procuratore della Repubblica di Lanusei, Domenico Fiordalisi, e Fabrizio Mustaro, capo della Squadra Mobile nuorese, avevano incontrato a Roma la dottoressa Antonietta Morena Gatti, che ha già studiato il caso di Quirra e degli altri poligoni sardi di Teulada e Capo Frasca durante il suo lavoro nelle commissioni parlamentari di inchiesta sull’uranio impoverito del 2005 e del 2007. L’esperta ha illustrato agli inquirenti le recenti scoperte sulla correlazione tra le malattie contratte dai militari durante le missioni e la presenza di nanoparticelle e la presenza della stesse in un feto di agnello deformato a Quirra e nelle biopsie di chi è ammalato dopo aver lavorato nei poligoni sardi. Da qui la nuova legge (D.P.R. 37 del 2009) che parifica i poligoni sardi alle zone di guerra e ammette al risarcimento anche gli abitanti di Teulada, Perdas, Villaputzu e Arbus per i tumori causati dall’esposizione alle nanoparticelle cancerogene.

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  • Ugo scrive:

    Notizia di oggi: nessuna traccia di uranio impoverito sui bersagli impiegati nelle esercitazioni… e le cassette sequestrate erano di componenti di radar, senza uranio!

  • genny scrive:

    a marzo anche mia figlia e mio genero rispettivamente capitano e tenente maggiore sono andati in questo poligono, che soddisfazione per un genitore leggere queste cose, è davvero vergognoso, questi ragazzi mandati al macero, assumetevi le vostre responsabilità e chiudete immediatamente questo poligono