E’ strage di lupi in Abruzzo. A denunciarlo è il Wwf con un comunicato in cui parla di ben 34 lupi morti rinvenuti da gennaio 2013, una media di un lupo morto ogni 3 giorni. Una delle principali cause è il cimurro canino, ma anche – dichiara l’associazione ambientalista – gli investimenti con automobili. Augusto De Sanctis del WWF Abruzzo ha dichiarato inoltre a Gaianews.it che il nuovo ceppo che sta facendo strage di lupi si chiama “artico” e finora non era mai stato rilevato nella fauna selvatica abruzzese.
“E’ una vera e propria ecatombe”, dichiara il Wwf commentando gli ultimi dati sui lupi morti in Abruzzo dall’inizio dell’anno. Inoltre questo numero è solo quello delle carcasse ritrovate. Non è chiaro quanti altri lupi sono morti e non sono stati ancora rinvenuti a causa della frequentazione di aree impervie da raggiungere.
La stragrande maggioranza di queste morti sembra collegata ad un ceppo di cimurro nuovo per l’Abruzzo, probabilmente arrivato in Appennino attraverso cani provenienti dall’estero o cani che per un periodo sono stati in altri paesi e sono diventati portatori della malattia. A questa causa naturale, con 15 carcasse su 24 testate risultate positive alla malattia, si aggiungono purtroppo investimenti da automobile e uccisioni deliberate con arma da fuoco, lacci e veleno.
Ma oltre all’opera dei bracconieri, ora è il cimurro a far paura. Un pericoloso ceppo della malattia ha infatti raggiunto l’Abruzzo ed è pericoloso anche per un altro simbolo della fauna protetta abruzzese, l’orso bruno marsicano, come ha dichiarato Luigi Boitani alla fine di febbraio.
Dante Caserta, presidente (facente funzioni) del WWF Italia, ha dichiarato oggi: “Siamo estremamente preoccupati per il futuro della preziosa fauna abruzzese che ogni giorno perde esemplari quasi sempre a causa dell’uomo, come accaduto anche con l’ultimo orso morto sull’autostrada. La tutela del patrimonio di biodiversità della regione, di valore europeo, lascia sempre di più il passo all’incuria delle istituzioni preposte.”
Il Wwf in particolare ricorda che da anni chiede pubblicamente interventi sulle strade. “A tutto ciò nessun atto concreto dalle principali istituzioni è seguito, quando basterebbe introdurre semplici accorgimenti nei lavori di manutenzione straordinaria da parte degli enti gestori delle strade. Ormai esistono sensori che allertano gli automobilisti in caso di presenza di animali sulle carreggiate. Si possono installare rallentatori nei tratti più rischiosi, alcuni dei quali conosciuti da decenni, come quello tra il bivio della Camosciara e Villetta Barrea oppure quello sulla Sannite a Villalago”, continua Caserta.
ho perso tre cani in un mese ed il primo era stato aggredito da un lupo evidentemente gia ammalato.mi chiedo come possa la regione abruzzo donare vaccini agli allevatori che delle cucciolate fanno lucro e non aiutare le associazioni che gestiscono canili e che purtroppo si tassano per riuscire a vaccinare gli ospiti delle strutture….