L’inquinamento acustico ha effetti sulla salute e sulla qualità della vita e le città italiane in molti casi sono percepite come rumorose. Legambiente, in collaborazione con la Fondazione Sorgente Group, ha lanciato un progetto per il monitoraggio del rumore nella città di Roma. Il progetto che coinvolgerà anche i cittadini con le loro eventuali segnalazioni, servirà a raccogliere dati che andranno a sostenere le richieste alle istituzioni.
Secondo database europeo Noise sull’inquinamento acustico nelle grandi città come Firenze, Milano e Roma il 65% dei cittadini è esposto a livelli di rumore sopra lo soglia massima. Nel Lazio secondo dati ISTAT, il 47% delle famiglie lamenta problemi relativi al rumore eccessivo. L’iniziativa di Legambiente Lazio “Spegni il rumore accendi il divertimento” intende monitorare la situazione per poter poi avanzare richieste alle amministrazioni affinchè le soglie di rumore vengano rispettate.Esisterebbe infatti a proposito dell’inquinamento acustico esisterebbe, secondo quanto riporta Legambiente, un “piano comunale di intervento” della Capitale, previsto da una legge regionale mai attuata.
L’iniziativa però si occupa soprattutto del monitoraggio attraverso infopoint, segnalazioni, assistenza legale, veri e propri monitoraggi e un apposito sito spegniilrumore.radiocolonna.it a cui inviare segnalazioni.
Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio, afferma: “Il rumore del traffico sulle arterie stradali più congestionate, intorno alle aree degli eventi estivi e vicino ai luoghi sensibili come scuole e ospedali, peggiorano la qualità della vita dei cittadini. Il rumore è un nemico invisibile ma molto pericoloso”.
Claudio Strinati, direttore scientifico della Fondazione Sorgente Group che ha promosso l’iniziativa, sostiene: “Questa campagna che prende l’avvio da Roma è perfettamente replicabile in altre realtà urbane, piccole e grandi. L’inquinamento acustico è troppo spesso sottovalutato e i suoi effetti sulla salute e sulla serenità psicofisica delle persone vengono frequentemente ignorati”.