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Lila richiama l’attenzione sul Femidom, il preservativo femminile

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 09.03.2014

Nel giorno della Festa della Donna la Lila, Lega italiana per la lotta contro l’Aids, ha lanciato un appello sull’uso del Femidom, il contraccettivo femminile che potrebbe risolvere molti problemi ma che è abbastanza sconosciuto anche tra il gentil sesso.

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La Lila ha parlato appunto dello scarso utilizzo del Femidom e ha puntato il dito contro le strutture sanitarie pubbliche, che non terrebbero abbastanza in considerazione il contraccettivo femminile. Esso ha un costo di soli sette euro per una confezione da tre pezzi, ma non viene quasi menzionato nei programmi di prevenzione sanitaria eppure, come sottolinea Alessandra Cerioli, presidente nazionale della lega: “Andrebbe pubblicizzato fra le donne e diffuso gratuitamente”.

“La ricerca clinica avanza – si legge nel comunicato -, ma in Italia le politiche di promozione della salute sessuale delle donne arretrano. Gli ospedali pieni di obiettori, le travagliate vicende della Legge 40, l’ostracismo alla RU486, le difficoltà di accesso alla pillola del giorno dopo, i tabù su contraccettivi e metodi di barriera che contrastano le infezioni sessualmente trasmissibili (tra le quali l’Hiv), tutto questo è storia italiana. Allo stesso modo il femidom, il preservativo femminile, viene tuttora ignorato. Eppure è strumento, oltre che di prevenzione di gravidanze e infezioni, anche di autodeterminazione delle donne.”

E continua: “Il preservativo femminile in Italia resta sconosciuto anche nei consultori, ed è sconcertante vedere che persino nell’ultimo sito aperto dalla solitamente attenta SIGO, la Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia, lanciato in questi giorni e dedicato proprio a donne e contraccezione, dall’elenco dei presidi disponibili il femidom è semplicemente scomparso. La LILA ricorda che nelle sue sedi è da anni disponibile.”

Poi la Lila cita la fondazione del miliardario americano fondatore della Microsoft, la “Bill and Melinda Gates Foundation”, che ha lanciato nei mesi scorsi un concorso, senza però che qualcuno notasse che era sì nato per finanziare nuovi condom ma anche di femidom. “L’innovazione del preservativo femminile avanza globalmente: con la Origami, sedi a Los Angeles e a Singapore, con l’indiana Cupid, la cinese Path, e altri. Molti anni sono già passati da quando sul mercato si è affacciato il primo produttore di femidom, la statunitense The Female Health Company”, dice ancora la Lila.

La Lila infine dichiara di voler ostinatamente continuare a credere che il femidom sia uno strumento importante, che aumenta le possibilità di scelta delle persone e delle donne in primo luogo. 

Per questo ha prodotto un video per l’8 marzo che racconta l’esperienza di una giovane donna e delle sue amiche, con la regia di Silvia Corti, l’artista e videomaker Slavina. Eccolo:

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