Gaianews

Mancano 5 minuti alla fine del mondo
L’appello degli scienziati contro il lato oscuro della tecnologia

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 15.01.2014

Mancano 5 minuti alla fine del mondo. E’ con questa metafora che il consiglio scientifico e di sicurezza del Bulletin of Atomic Scientists ha chiesto agli Stati Uniti e alla Russia di riprendere i negoziati sulla riduzione degli arsenali nucleari e sopprimere i loro programmi di difesa missilistica.

Doomsday_clock

Il Consiglio, con un documento elaborato grazie ad un simposio che si è tenuto in novembre, ha chiesto inoltre ai leader mondiali si prendere misure immediate per combattere il cambiamento climatico:”Il rischio di catastrofe tecnologica per la nostra civilità rimane alto.”

Cos’è?Il Bulletin of Atomic Scientists, è stato fondato nel 1945 dagli stessi scienziati dell’Università di Chicago che avevano partecipato al Progetto Manhattan, per lo sviluppo delle prime armi atomiche. Nel 1947 gli scienziati hanno fondato il Doomsday Clock, una sorte di timer per l’Apocalisse, come se fosse un termometro delle minacce per l’umanità e il pianeta. L’orologio è diventato un indicatore universalmente riconosciuto della vulnerabilità del mondo alla catastrofe dalle armi nucleari , cambiamenti climatici , tecnologie emergenti e nelle scienze dell’informazione e della vita.

Il simposio di novembre. La decisione del Doomsday Clock del 14 gennaio 2014, è la conseguenza di un simposio internazionale tenutosi nel novembre 2013 presso l’Associazione Americana per l’Avanzamento della Scienza di Washington, DC. Il Consiglio insieme con il Governing Board e il Board of Sponsors, che include 18 premi Nobel, ha esaminato le implicazioni dei recenti avvenimenti e le tendenze per il futuro dell’umanità con il contributo di altri esperti su armi nucleari, energia nucleare, cambiamenti climatici e minacce emergenti.

Grafico dell'andamento del Doomsday Clock

Grafico dell’andamento del Doomsday Clock

Il lato oscuro della tecnologiaL’orologio si trova 5 minuti dalla mezzanotte dal gennaio del 2012. Il senso del documento degli scienziati è che la tecnologia sta mostrando il suo lato oscuro e l’umanità rischia di esserne preda.

Gli scienziati del Bullettin si rivolgono quest’anno al segretario generale Ban Ki-Moon e ai membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il Consiglio dei leader scientifici e degli esperti di sicurezza ha riconosciuto che il 2013 ha portato sviluppi positivi nei negoziati sul programma nucleare iraniano e nella produzione di energia rinnovabile.
 
Ma questi sviluppi sono stati bloccati dalla ripetizione degli stessi modelli economici che hanno bloccato gli sforzi per ridurre gli arsenali nucleari e le emissioni di gas serra climalteranti. E il cambiamento climatico e la minaccia nucleare non sono gli unici pericoli indicati dagli scienziati: le armi informatiche e i robot Killer robot mettono in pericolo ulteriormente l’umanità.
 
“Come sempre, le nuove tecnologie promettono di fare un gran bene, fornendo nuove fonti di energia pulita, curare le malattie, e comunque migliorare la nostra vita. Per esperienza, però, sappiamo anche che le nuove tecnologie possono essere utilizzate per attaccare l’umanità e distruggere le società”, ha scritto il Consiglio . “Possiamo essere in grado di gestire la nostra tecnologia, o possiamo diventarne vittime. La scelta è nostra, e il tempo stringe.”
 
Secondo gli scienziati i leader delle potenze mondiali devono fare di più: il caso Snowden, ad esempio, ha rappresentato un grande freno alla trattativa Russia-USA.
In questo senso gli scienziati chiedono ai leader delle Nazioni Unite che gli Stati Uniti e la Russia tornino al tavolo dei negoziati. “Una volta lì,” il consiglio ha scritto, “dovrebbero prendere le misure coraggiose necessarie per ridurre ulteriormente i loro arsenali nucleari, ridurre il loro dispiegamento di difese antimissile destabilizzanti per ridurre i livelli di pericolo delle loro armi nucleari.”
 
Il ritiro del Giappone dal Protocollo di Kyoto è esemplificativo di come le politiche interne rappresentino un ostacolo allo sviluppo delle energie alternative per combattere i cambiamenti climatici, secondo gli scienziati.
 
“La scienza è chiara a proposito dei cambiamenti climatici, e molte persone in tutto il mondo hanno già subito tempeste distruttive, crisi idriche e insicurezza alimentare e temperature estreme”, ha scritto il Consiglio . “Non è più possibile eliminare totalmente il cambiamento climatico, ma è possibile limitare ulteriori sofferenze, se si agisce ora.”
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA