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I Finlandesi furono i più antichi produttori di latte della preistoria

Grazie a tecniche particolari per l’analisi dei residui conservati in antico vasellame, si è venuti a conoscenza che la speciale predilezione dei finlandesi per il latte risale a ben 2500 anni a.C.

Scritto da Leonardo Debbia il 04.08.2014

Perché si parla di finlandesi? Oggi risultano essere proprio loro i più grandi consumatori di latte al mondo, ma gli esperti di archeologia e del settore caseario avevano già individuato una intensa produzione di latte da parte di questa popolazione durante la preistoria, pure in un ambiente così rigido e avverso come poteva essere il lontano Nord, dove la neve persiste per quattro mesi all’anno.

latte

Una recente ricerca, prima di questo genere, condotta congiuntamente dalle Università di Bristol e di Helsinki, che ne hanno pubblicato i risultati sui Proceedings of the Royal Society B., ha confermato la produzione preistorica di latte a latitudini così elevate, 60° a nord dell’equatore; le stesse latitudini degli altri grandi Paesi freddi, come l’Alaska, la Siberia, la Groenlandia e la parte più settentrionale del Canada.

I ricercatori hanno indagato non solo sulle tracce di grassi e proteine all’interno degli antichi contenitori, ma anche sulla capacità dei finlandesi attuali di digerire il latte in età adulta.
Come è risaputo, la capacità di digerire il latte non è insita nell’uomo. L’enzima che presiede alla digestione del lattosio, la lattasi, viene considerata una mutazione genetica intervenuta da 7000 anni fa in avanti. Per mantenere questa capacità sono occorse moltissime generazioni, tant’è che qualche popolazione non la possiede e – anche se raramente – ancora qualcuno, tra gli esseri umani attuali, ne è privo.

Riguardo all’indagine sul materiale dei primi contenitori nordici, le ricerche sono state suddivise su due distinte epoche, di culture separate, una dai 3900 ai 3300 anni a.C., la seconda verso i 2500 anni a.C.
Il periodo più recente ha messo in luce evidenze di grassi del latte del tutto assenti nella cultura precedente.

Questo dato è in accordo con la transizione dei popoli finnici da una cultura basata sulla pesca e la caccia ad un’altra cultura di derivazione agricola, basata sulla domesticazione animale.
Lucy Cramp, del Dipartimento di Archeologia e Antropologia dell’Università di Bristol, afferma che sono state trovate le prove che 4500 anni fa i popoli dell’Età della pietra cominciarono a prendersi cura degli animali, riparandoli in appositi ricoveri e fornendo loro il cibo durante i lunghi, rigidi inverni del nord, in condizioni che anche noi oggi troveremmo alquanto impegnative.

E’ stato anche sottolineato un possibile legame tra le popolazioni di coloni dedite all’agricoltura e geneticamente diverse dalle comunità di cacciatori e pescatori, e i finlandesi moderni.
Questo legame è particolarmente evidente per il ricercatore Volker Heyd che aggiunge:
“I nostri studi mostrano chiaramente la relazione tra una popolazione preistorica e la sua capacità di digerire il latte in età adulta, che ha mantenuto questa capacità ancora geneticamente osservabile nella popolazione attuale”.

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