Uno scienziato australiano, David Kennedy, ha annunciato di aver scoperto molti siti di interesse archeologico utilizzando il programma di Google, il famoso “Google Earth”, che permette di planare anche in luoghi impervi o irraggiungibili per questioni politiche, grazie ai dati altimetrici che combina con con le fotografie satellitari.
Kennedy è riuscito a scoprire circa 2000 potenziali siti archeologici in Arabia Saudita e i suoi risultati sono stati pubblicati sul Journal of archeological science. Kennedy ha esplorato e scrutato 1240 km quadrati dell’Arabia Saudita usando Google Earth e scoprendo così 1977 potenziali siti archeologici, di cui 1082 tombe di pietra con una caratteristica forma a goccia.
“Non sono mai stato in Arabia Saudita. Le fotografie aeree dell’Arabia saudita non sono accessibili alla maggior parte degli archeologi – spiega – ed è difficile, se non impossibile, sorvolare la nazione. Ma Google Earth permette di aggirare il problema”. Grazie all’aiuto di un amico in Arabia Saudita, che si è recato pressi i siti da lui indicati e ha scattato alcune foto, Kennedy è riuscito ad avere conferma delle sue intuizioni.
L’archeologo pensa che ci siano siti molto interessanti e risalenti addirittura a 9000 anni fa, anche se sarebbe necessaria una verifica di questi dati sul campo, cosa non semplicissima. Infatti, con lo strumento informatico non si riesce a datare con precisione le strutture, e questo potrebbe far confondere un accampamento beduino abbandonato con un sito di interesse archeologico.
Non è la prima volta che Google Earth ha dato informazioni preziose per gli archeologi, come dimostra il ritrovamento da parte di altri ricercatori australiani in Afghanistan di 463 potenziali siti nel 2008.
“In molti paesi del Medio Oriente – ha detto Kennedy – come Siria, Iraq o Turchia, non si possono fare ricognizioni aeree e scattare foto per motivi religiosi. Per questo si ricorre alle immagini comprate dai satelliti a uso civile, o alle immagini aeree d’archivio, come quelle fatte nella Seconda Guerra mondiale o nella Guerra Fredda”. In Arabia Saudita la religione vieta severamente lo studio dell’archeologia, che potrebbe mettere in dubbio le credenze religiose della popolazione. E questo è il motivo di tanta reticenza da parte delle autorità.