Grazie all’uso di un microchip ricercatori italiani e statunitensi hanno compreso un meccanismo alla base delle metastasi ossee del tumore alla mammella.
Simone Bersini, Chiara Arrigoni e Matteo Moretti del Laboratorio di ingegneria cellulare e tissutale dell’Irccs Galeazzi di Milano con gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston hanno pubblicato la loro ricerca sulla rivista Biomaterials.
I ricercatori hanno ricostruito in laboratorio un modello con cellule umane che ha riprodotto il meccanismo di metastasi ossee di tumore mammario, processo che avviene nel 70% delle pazienti con tumore mammario.
Su chip i ricercatori hanno cresciuto grazie all’uso di staminali cellule ossee e vasi sanguigni nei quali sono stati iniettate cellule tumorali. In questo modo i ricercatori hanno potuto osservare il processo che crea la metastasi.
Protagonista la molecola Cxcl5, prodotta dalle cellule ossee, che è in grado di attirare le cellule tumorali interagendo con Cxcr2, un recettore caratteristico disposto sulla loro superficie.
“L’innovatività di questo modello – sottolinea Bersini – risiede nella ricostruzione di un microambiente tridimensionale contenente cellule umane, in grado di riprodurre in modo accurato il processo di metastatizzazione verso il tessuto osseo così come avviene all’interno del corpo umano. Apre le porte verso lo sviluppo di modelli avanzati che possano limitare la sperimentazione animale e condurre allo sviluppo di farmaci sempre più efficaci e selettivi”.
“Il progetto – aggiunge Moretti, responsabile del Laboratorio di ingegneria cellulare e tissutale del Galeazzi – è nato per poter studiare più accuratamente i meccanismi molecolari coinvolti nei processi metastatici dell’osso, grazie all’uso di cellule umane per generare tessuti biologici in 3D. Nella prospettiva di una medicina sempre più attenta al singolo individuo, pone le basi per la creazione di modelli personalizzati che riproducono i tessuti e le condizioni specifiche di un individuo, permettendo la selezione di farmaci e terapie più mirate ed efficaci”.