Non ci sarebbe nessun collegamento fra i vaccini e l’autismo: a sostenerlo l’OMS in una scheda pubblicato sul sito ufficiale.
Stando agli studi ad oggi disponibili non c’è nessunea evidenza che ci sia una relazione fra i vaccini e la sindrome dello spettro acustico. I vaccini presi in causa sono quelli contro il morbillo, la rosolia e la parotite.

Inoltre la stessa organizzazione ha commissionato revisione relative ai conservanti che vengono usati nei vaccini, come il tiomersale, che contiene mercurio etilico.
Le cause della malattia ad oggi restano sconosciute: sembra siano coinvolti fattori sia genetici che ambientali.
Secondo l’OMS stime più accreditate parlano di un bambino che si ammala ogni 160 casi e la metà di questi hanno problemi cognitivi. La diagnosi in genere arriva entro i due anni di età del bimbo che manifesta deficit nelle aree della comunicazione, interazione sociale e immaginazione.
“È una storia iniziata negli anni ’90”, ha spiegato Giuseppe Remuzzi, direttore del dipartimento di medicina dell’ospedale di Bergamo, “quando un aumento dei casi di autismo negli Stati Uniti è stato messo in relazione con l’aumento delle vaccinazioni. In realtà, più recenti e accurate ricerche hanno dimostrato che l’ipotesi era del tutto infondata”. “Le mamme italiane”, ha concluso Remuzzi, “devono continuare a vaccinare i loro bambini in totale tranquillità per evitare il diffondersi di infezioni”.
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