Un portavoce del Kenya dice che jet da combattimento hanno ucciso decine di militanti legati ad al-Qaeda riuniti nel sud della Somalia. L’operazione fa parte di uno sforzo per costringerli a lasciare il paese.
Il portavoce ha detto ai giornalisti che almeno 60 militanti di al-Shabab sono stati uccisi in attacchi aerei di ieri nella città di Garbaharey nell’area di Gedo, in Somalia. Ha detto anche che i militari hanno ricevuto una soffiata su dove si trovavano i militanti, e che si aspetta che il bilancio delle vittime dell’attacco possa salire.
Le forze del Kenya sono entrate in Somalia nel mese di ottobre per respingere i guerriglieri di al-Shabab, che controllano vasti settori della Somalia centrale e meridionale, e sono accusati dal Kenya di una serie di rapimenti oltre confine, che stanno mettendo in pericolo il settore del turismo keniota.
Intanto, la Gran Bretagna ha detto che Londra ritiene vi sia una accresciuta minaccia terrorista in Kenya. Una dichiarazione del Foreign Office britannico afferma infatti che “terroristi” non meglio specificati sarebbero “nelle fasi finali di pianificazione di attentati”.
Mercoledì scorso, l’esercito keniota ha detto che la città meridionale di Fafadun, sempre in Somalia, è stata sottratta ad al-Shabab. Nell’operazione sarebbero morti tre guerriglieri.
Un portavoce del Kenya ha detto che tra i morti c’è anche una figura chiave di al-Shabab, il leader regionale Hassan Hussein.
Al-Shabab è un’organizzazione nota per voler imporre un’interpretazione rigorosa dell’Islam nelle zone sotto il suo dominio. Il gruppo ha anche bloccato la maggior parte degli operatori umanitari internazionali, che così non possono prestare soccorso alle parti della Somalia controllate da loro, che soffrono di una grave siccità e una carestia.