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Amnesty denuncia la polizia greca per maltrattamenti e falsificazione di foto

"Ci deve essere un'indagine, efficace, approfondita e imparziale sulle denunce di tortura della polizia. Una tale indagine deve identificare i responsabili e devono essere prontamente assicurati alla giustizia", Marek Marczynski, vicedirettore dell' Amnesty International Programme per l'Europa e l'Asia Centrale.

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 13.02.2013

Amnesty International ha denunciato la Polizia greca per aver ritoccato con photoshop le foto di alcuni ragazzi arrestati e malmenati dai poliziotti perchè coinvolti nella rapina di una banca.

Grecia-protesta

Amnesty chiede che siano aperte delle indagini sul comportamento di alcuni poliziotti intervenuti il 1° febbraio per fermare una rapina in una banca a Kozani. I poliziotti avrebbero arrestato e picchiato in maniera violenta alcuni ragazzi. 

La polizia ha dichiarato che i ragazzi erano stati feriti nella colluttazione che era stata necessaria. Ma i genitori e gli avvocati dei ragazzi negano che ci sia stata resistenza da parte dei ragazzi.

Inoltre Amnesty denuncia che le foto segnaletiche dei ragazzi arrestati per sospetta rapina in un banca sono stata modificate con photoshop. L’operazione è evidente perchè nel caso di un ragazzo il viso risulta schiacciato, cioè deformato, a causa del tentativo di rimozione delle ecchimosi, in un altro addirittura i capelli da castani sono diventati biondi a causa del tentativo di schiarimento.

“Siamo profondamente preoccupati per le accuse ricorrenti di tortura e maltrattamenti da parte della polizia greca”, ha detto Marek Marczynski, vicedirettore  dell’ Amnesty International Programme per l’Europa e l’Asia Centrale

Immagini video e inediti pubblicati dai media mostrano ampie ecchimosi. Ma la polizia ha diffuso le fotografie che erano state modificate per alleggerire o cancellare i lividi e i tagli.

Nonostante questo, il ministro dell’Ordine pubblico ha detto che la modifica era necessaria per consentire i sospetti di essere riconosciuti.

“Le autorità greche non possono semplicemente tenere i loro problemi a distanza con Photoshop. Questa cultura dell’impunità deve essere fermata”, ha detto Marczynski.

“Ci deve essere un’indagine, efficace, approfondita e imparziale sulle denunce di tortura della polizia. Una tale indagine deve identificare i responsabili e devono essere prontamente assicurati alla giustizia.”

Due dei quattro detenuti sono accusati di essere membri della ‘Conspiracy of the Cells of Fire’.

Nel mese di ottobre dello scorso anno 15 antifascisti dimostranti sarebbero stati torturati dalla polizia a seguito di una dimostrazione.

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