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Time, persona dell’anno 2011 il manifestante

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 14.12.2011
Time, persona dell'anno 2011 il manifestante

Time, persona dell'anno 2011 il manifestante

Ormai da molti anni la rivista Time seleziona in questo periodo dell’anno l’uomo o la donna che hanno più influenzato il corso degli eventi. Quest’anno il prestigioso magazine ha scelto l’anonimo contestatore, segno tangibile di quanto le proteste in giro per il mondo – dalla primavera araba agli indignados ai giovani di Occupy Wall Street – abbiano inciso sul 2011.

Migliaia di egiziani sono riusciti a rovesciare il regime di Hosni Mubarak, la Libia non è più la stessa, la Siria è irriconoscibile. Per non parlare di Tunisia, Marocco, Yemen, persino Arabia Saudita. “Nessuno poteva immaginare che la disperazione di un venditore di frutta tunisino che si è dato fuoco in una piazza pubblica, avrebbe scatenato le proteste che hanno cambiato il volto del mondo arabo e fatto crollare dittatori grazie ad una ondata globale di dissenso”, scrive la rivista. “Nel 2011, i manifestanti non solo esprimeno le loro denunce, ma hanno anche cambiato il mondo”.

Durante lo scorso anno, “il contestatore” ha espresso il dissenso contro i leader autoritari, prima in Tunisia e poi in Egitto, Libia, Siria, Yemen e Bahrain. I contestatori in Spagna e in Grecia ha lottato contro una economia  a loro dire ingiusta. Il contestatore ha espresso la rabbia contro le elezioni probabilmente truccate in Russia o nella Repubblica Democratica del Congo. Negli Stati Uniti, Occupy Wall Street ha iniziato a scendere in strada prima a New York, e poi a Washington, Chicago, fino a tutta l’America.

Nella relazione di quest’anno, Time ha messo insieme tutte queste rivoluzioni chiedendosi cosa hanno in comune, il motivo per cui le persone hanno protestato e che eredità lasciano le proteste.

 

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