E’ stato pubblicato su PlosOne uno studio di un gruppo del Dipartimento di Bioscienze della Statale che ha creato una nuova tecnologia per “catturare” le proteine sulla superficie dei batteri. Lo studio potrebbe creare nuove possibilità per lo sviluppo di antibiotici e vaccini.
Lo studio è finanziato da Fondazione Cariplo, Commissione Europea e Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica (Verona) e coordinato da Giovanni Bertoni del Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano.
Lo studio si basa sul fatto che le proteine esposte sulla superficie delle cellule batteriche sono le prime ad essere viste dal sistema immunitario. Inoltre giocano un ruolo chiave nel processo di infezione, nella virulenza ed in generale nella fisiologia batterica. Identificare queste proteine accelererebbe lo sviluppo di nuovi antibiotici e di vaccini.
La procedura si basa sull’uso di nanoparticelle magnetiche derivatizzate capaci di stabilire legami covalenti con le proteine. Una volta che si adagiano sulla superifice di cellule intere, le nanoparticelle “catturano” covalentemente proteine adiacenti che vengono poi identificate mediante tecniche di spettrometria di massa. In un test comparativo, questa tecnica si è rivelata più efficiente ed accurata nell’identificare nuove proteine di superficie rispetto a procedure precedenti.