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I Neanderthal della Siberia provenivano da varie popolazioni europee

Scritto da Leonardo Debbia il 05.04.2020

Quando si parla di Neanderthal si pensa genericamente ad antichi gruppi umani diffusi un po’ ovunque in Europa. Oggi, tuttavia, sappiamo che i Neanderthal non costituirono una popolazione esclusivamente europea, ma che almeno due gruppi erano presenti anche nella Siberia meridionale.

Un team di paleoantropologi della Friedrich-Alexander-Universitat Erlangen-Nurnberg (FAU), tramite un suo studio, ha dimostrato che, di questi due gruppi di Neanderthal, uno era emigrato dall’Europa orientale.

I risultati dello studio sono stati pubblicati dalla rivista scientifica Proceedings of National Academy of Sciences (PNAS).

Grotta di Chagyrskaya, Siberia (crediti: K.Kolobova, Istituto di Archeologia ed Etnografia della Siberia)

Grotta di Chagyrskaya, Siberia (crediti: K.Kolobova, Istituto di Archeologia ed Etnografia della Siberia)

I Neanderthal erano diffusi in Europa, ma alla luce dei recenti studi, dobbiamo prendere atto che siano migrati anche nella Siberia meridionale, pure se le origini di questi gruppi e il periodo in cui era avvenuta la loro migrazione non si conoscevano.

Per chiarire meglio lo scenario, un team di studio internazionale, diretto dall’archeologo Thorsten Uthmeier, docente di Preistoria e Protostoria presso la FAU, ha di recente esaminato i manufatti litici rinvenuti nella grotta Chagyrskaya, un sito sulle montagne dell’Altai, in Russia.

Il sito è stato scavato lo scorso anno, nell’ambito di un progetto della Federazione tedesca per la Ricerca (DFG), in collaborazione con l’Accademia russa delle Scienze di Novosibirsk.

Oltre ai manufatti in pietra e alle ossa dei resti di selvaggina, due strati hanno riportato alla luce numerosi fossili di Neanderthal.

Dopo attente comparazioni e la constatazione che gli attrezzi in pietra della grotta di Chagyrskaya non somigliavano a nessuno degli strumenti dei gruppi umani viventi in quella regione degli Altai nello stesso periodo, il team di scienziati ha ampliato il raggio d’azione della ricerca di altri reperti da poter confrontare.

Le analisi morfologiche e geometriche di modelli in tre dimensioni dei manufatti hanno mostrato allo scanner che gli attrezzi di pietra della grottta Chagyrskaya erano molto simili ai manufatti della cultura del Micoquien, che è il nome dato alla corrispondente industria litica, appartenente al Paleolitico medio, tra i 130mila e i 50mila anni fa, presente nell’Europa centrale e orientale.

Le scansioni comparative hanno evidenziato somiglianze con strumenti provenienti da siti in Baviera, tra cui quelli della grotta Sesselfelsgrotte.

I ricercatori sono stati quindi in grado di ricostruire anche la via di migrazione dei Neanderthal siberiani, usando le analisi del DNA delle ossa e dei sedimenti dei Neanderthal della grotta Chagyrskaya, individuando il percorso, effettuato durante il succedersi di diverse generazioni, che attraversava l’attuale Croazia e il Caucaso settentrionale fino all’Altai.

Le analisi del DNA hanno anche mostrato che i Neanderthal della caverna di Chagyrskaya differiscono significativamente, riguardo il DNA, da un secondo gruppo di Neanderthal trovato nella grotta Denisova.

Questa scoperta sottolinea l’osservazione che i Neanderthal di Denisova, almeno all’apparenza, non avevano familiarità con gli attrezzi della cultura Micoquien.

Gli studiosi presumono quindi il numero di gruppi di Neanderthal emigrati in Siberia sia stato maggiore del previsto.

Gli esami interdisciplinari dei Neanderthal trovati nella grotta di Chagyrskaya hanno un ruolo importante, dato che mostrano chiaramente che l’ondata migratoria di questi gruppi umani ha avuto origine 60mila anni fa nell’Europa centrale e orientale.

Al tempo stesso, i ricercatori di Novosibirsk, guidati dalla dottoressa Ksenia Kolòbova e dalla FAU, hanno trovato rare prove che i manufatti sono formidabili indicatori sulla cultura dei movimenti della popolazione.

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