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Biodiversità e salute

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 12.10.2011

Foto Marigrò

Nel numero di Ottobre di Future Brief di Science for Environment Policy, un servizio del  Direttorato generale per l’Ambiente della Commissione Europea, si commentano i risultati di alcune ricerche che si sono occupate di studiare la relazione fra biodiversità e salute.

Gli uomini ricevono grandi benefici dagli ecosistemi, ma il valore economico di questi benefici non è calcolato e comunque il calcolo deve essere fatto con metodi indiretti.

Un’ambito di questa indagine sui benefici  degli ecosistemi riguarda gli effetti della biodiversità sulla salute umana. L’agricoltura, la purezza dell’acqua, sono benefici per gli uomini, ma altri, molto importanti sono l’uso di piante e batteri nei medicinali, l’influenza della presenza di aree verdi sulla salute mentale e la complessa influenza degli ecosistemi sulla comparsa di malattie infettive.

Molte relazioni fra biodiversità e salute probabilmente sono ancora da scoprire, ma ci sono prove sempre più evidenti che la distruzione degli ecosistemi ha delle gravi implicazioni sulla salute umana. Nonostante questo un quarto delle spiecie europee sono a rischio di estinzione: il 25% sono mammiferi marini, il 15% mammiferi terrestri, il 22% sono anfibi, il 21% rettili e il 12% sono uccelli.

 

Biodiversità e medicina

Oltre alla ben nota penicillina, molti altri sono i modi in cui la natura ci aiuta a trovare rimedi per la nostra salute. Attraverso la ricerca genetica, ad esempio, vengono create medicine che riproducono la struttura genetica di alcune piante o funghi.

Alcune nicchie ecologiche, come quelle degli oceani, possono rappresentare una grande risorsa:  ad esempio  recentemente sono state isolate inusuali strutture chimiche con azioni anticancro  in alcuni batteri provenienti dalle barriere coralline.

Le strutture chimiche presenti in natura sono relativamente poche rispetto a quelle che è possibile creare in laboratorio, ma si sono evolute in milioni di anni. Se saranno perdute, sarà molto difficile riprodurle sinteticamente.


Sicurezza alimentare

La perdita di diversità genetica nelle colture è una grave minaccia per la sicurezza alimentare dell’umanità: infatti come diminuisce la variabilità genetica diminuisce anche la capacità di resistenza alle malattie. Negli ultimi 20 anni però, la variabilità genetica è già diminuita di un quarto, invece la biodiversità sviluppata all’interno o ai confini delle aree agricole aiuterebbe a difendere questa fonte di cibo.

Per il mantenimento della variabilità genetica sono importantissimi gli impollinatori, come le api ad esempio. Per questo, anche la variabilità degli impollinatori è importante. A loro volta, gli impollinatori hanno bisogno di ecosistemi complessi e delicati.

Anche la biodiversità microbica ha la sua valenza: i microrganismi del suolo hanno una funzione di riciclo dei rifiuti organici e di trasformazione dell’azoto in forme che le piante possono utilizzare. I microrganismi trasformano 140 milioni di tonnellate di azoto ogni anno: un grande servizio ecologico che rende più fertili i terreni e che è  stato valutato in 63 milioni di dollari.

 

Malattie infettive

Gli animali possono fungere da “contenitori” per virus che possono contagiare anche gli umani. Il pollame e il bestiame ad esempio, fungono da contenitori per i virus dell’influenza. Le malattie vengono anche trasmesse da insetti “vettori”. Se si disturbano il bestiame o gli insetti vettori attraverso la sottrazione di biodiversità questo può avere influenza sulle malattie che interesseranno gli umani.

La deforestazione, la costruzione di dighe la pesca intensiva e lo sviluppo intensivo dell’ agricoltura hanno grande impatto sugli ecosistemi e condizionano i delicati equilibri creando  condizioni favorevoli all’esplosione di malattie infettive.

Inoltre diversi studi hanno dimostrato che i cambiamenti climatici aumenteranno le aree di diffusione di molte malattie infettive favorendo un’espansione a livello globale.

Una serie di studi recenti hanno concluso che il mantenimento di un alto livello di diversità tra le specie negli ecosistemi naturali offre protezione contro l’emergere e la diffusione di alcuni malattie degli esseri umani . Un concetto chiave è  quello dell’ “effetto diluizione”. Per esempio, i mammiferi possono trasmettere malattie che sono passate per i parassiti (ad esempio le zecche) e questi parassiti possono diffondere le malattie anche agli esseri umani. L’effetto diluizione suggerisce che un numero minori di specie sarà infettato laddove le specie sono molte, perchè i parassiti vettori incontreranno molte specie sul loro cammino e avranno meno possibilità di infettarsi e di infettare, considerando anche che non tutte le specie possono fungere da vettori.

 

Spazi verdi e biodiversità nelle città

Gli spazi verdi nelle città, hanno un grande impatto sulla salute mentale e fisica delle persone. La presenza di alberi, ad esempio, aiuta a combattere l’inquinamento che in Europa causa 310.000 morti premature ogni anno.

Gli spazie verdi, oltre ad essere piacevoli a vedersi, sono luoghi in cui praticare attività fisiche e ricreative.

Gli effetti positivi sulla salute in questo caso sono difficili da quantificare. Alcuni esperti sostengono che, poiché le persone sono inseparabili dai loro ambienti di vita, il benessere umano è strettamente legato ai cambiamenti nell’ambiente. Studi su piccola scala hanno scoperto che il contatto con la natura fornisce benefici diretti per la salute, per i disturbi dell’attenzione e l’iperattività  e la depressione. Inoltre le aree verdi hanno un beneficio economico immediato: le attività ricreative e salutari che vi si possono svolgere sono a costo zero.

Ci sono in conclusione ancora molte zone d’ombra nella valutazione dei benefici della biodiversità in termini economici. E’ certo però che i benefici che si ottengono rispettando la biodiversità hanno dei costi davvero irrisori.

 

 

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