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Nuova tecnica migliora il rendimento e riduce il consumo di energia nelle serre

Scritto da Chiara Pane il 04.01.2011

Le serre sono un modo molto dispendioso per coltivare frutta e verdura fuori stagione o in zone che non contemplerebbero la crescita delle piante allo stato naturale. Un nuovo materiale, una schiuma liquida, promette di migliorare il loro rendimento. I risultati dello studio sono comparsi in un articolo della rivista HortTechnology. Lo studio servirà per migliorare il clima delle serre, riducendo le radiazioni di calore solare e le temperature durante la calda stagione estiva, aumentando il rendimento della serra e quindi il risparmio energetico complessivo. Lo studio, pubblicato da un gruppo di ricercatori canadesi, rappresenta la prima indagine sugli effetti dell’applicazione della tecnologia della schiuma liquida come metodo di ombreggiatura. I risultati hanno mostrato che questa tecnica migliora il clima delle serre e il microclima delle piante ed è più utile per la diminuzione della temperatura dell’aria rispetto ai convenzionali sistemi di ombreggiatura utilizzati finora.

Alte temperature, radiazioni solari, e deficit di alta pressione di vapore hanno un impatto maggiore sulle serre durante la stagione estiva. Queste condizioni estreme aumentano lo stress per le piante e fanno diminuire la produttività delle colture e la qualità dei frutti. Metodi come il raffreddamento dei cuscinetti e i sistemi di nebulizzazione sono stati utilizzati per evitare il cosiddetto “stress delle piante”, dovuto al caldo delle ore diurne, e varie tecniche di ombreggiatura sono spesso utilizzate dai coltivatori per diminuire l’impatto delle radiazioni solari e quindi per ridurre la temperatura dell’aria e delle foglie. Facendo uso di stoffe per adombrare, si riduce la quantità di energia solare che entra nella serra e quindi diminuisce  la temperatura dell’aria, contenendo la porzione di calore delle radiazioni solari, ma questa energia in entrata, di solito, contiene più del 50% di radiazioni infrarosse, che non sono utili per la crescita delle piante in estate.

Sunarc del Canada, Inc. ha sviluppato una tecnica innovativa, creando una nuova schiuma liquida retrattabile e distribuendola tra due strati di pellicola di polietilene, utilizzata come materiale di rivestimento delle serre. I ricercatori canadesi volevano determinare gli effetti delle diverse strategie di ombreggiatura sulle serre e sul microclima delle piante utilizzando la tecnica della schiuma liquida. La ricerca è stata condotta in un arco temporale di due anni, in due diverse aeree del Canada, dove serre sperimentali sono state adattate alle nuove tecniche.

Per le piante di pomodoro (Solanum lycopersicum) e peperoni dolci (Capsicum annuum) sono state utilizzate due strategie di ombreggiatura: la prima, una tenda convenzionale fissa per l’ombreggiatura confrontata con il sistema di ombreggiatura a schiuma liquida inserito solamente sulla parte esterna per ridurre le radiazioni solari globali; la seconda con il sistema di ombreggiatura a schiuma liquida applicato esternamente ed anche internamente, per ridurre sia le radiazioni solari globali che la temperatura dell’aria della serra. Il team ha registrato i dati del microclima della serra (radiazioni solari globali, temperatura dell’aria e umidità relativa), del tettuccio microclima (temperature di frutta e foglie), e di ventilazione (apertura / chiusura). “Questo studio ha dimostrato che la tecnica della schiuma liquida a scomparsa migliora il clima delle serre” ha notato Kamal Aberkani, capo autore dello studio. “In condizioni piuttosto calde e soleggiate è stata rilevata una differenza di 6 °C della temperatura dell’aria tra le serre non ombreggiate e quelle ombreggiate a seguito dell’applicazione della schiuma liquida al 40-65% di ombreggiatura.”

Secondo il rapporto, i benefici supplementari di questa tecnica hanno incluso un aumento fino al 12% dell’umidità relativa della serra, una riduzione della frequenza e quindi dell’utilizzazione del sistema di ventilazione del tetto, e l’allungamento del tempo in cui la temperatura è rimasta fredda anche ad ombreggiatura terminata.

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