L’obiettivo è potenziare la raccolta differenziata nel famoso sito archeologico di Pompei e nel Parco Nazionale del Vesuvio. All’inaugurazione della nuova iniziativa voluta dal Conai e dal Ministero dell’Ambiente era presente domenica anche il ministro dell’Ambiente Clini. Durante l’intervento è andata in onda anche la protesta di una “mamma vesuviana” che ha contestato al ministro la soluzione dell’emergenza rifiuti (il video è in fondo all’articolo).
Saranno ottanta le mini isole per la raccolta differenziata, che sono rigorosamente realizzate in plastica riciclata. Tre quarti di queste, sessanta quindi, verranno impiegate per raccogliere plastica e metalli, imballaggi in carta e cartone, e indifferenziato. Le altre venti verranno impiegate per conferire imballaggi in vetro e rifiuto organico. Oltre alle mini isole poste a Pompei, per sensibilizzare i visitatori (circa 2milioni e 500mila all’anno), sia negli Scavi che nel Parco Nazionale del Vesuvio (con i suoi 500mila visitatori all’anno), sono stati installati venticinque totem con due tipologie di messaggi: informativi e istituzionali.
Sui totem informativi il messaggio è rappresentato da aforismi latini famosi: Carpe Diem (Cogli l’attimo), Facta Non Verba (Differenziare bene per riciclare meglio), Ignorantia Legis Non Excusat (L’ignoranza della legge non scusa), per esortare i moderni visitatori al riciclo. Sulle bacheche, localizzate nel Parco Nazionale del Vesuvio, inoltre, vengono raccontati i materiali con un confronto fra il loro utilizzo nella storia e il processo di lavorazione oggi di ciascuno di essi. Ai visitatori sul Vesuvio, all’atto di acquisto del ticket di ingresso, verrà anche consegnata uno shopper compostabile che sarà utilizzato dall’utente per conservare, per tutta la durata della visita, i propri rifiuti. Questi ultimi, alla fine del percorso, verranno conferiti dai turisti in appositi contenitori.
Per il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini: “L’area archeologica di Pompei continua a essere un universo da scoprire, vivere, amare. E, soprattutto, da salvaguardare. Le istituzioni pubbliche e private devono credere con maggiore consapevolezza allo sviluppo turistico, e quindi devono adoperarsi per promuovere e armonizzare tutti gli strumenti legislativi, burocratici e operativi. Quando si parla di Pompei – aggiunge il ministro ‐ si pensa subito a come proteggere gli scavi dalle ingiurie del tempo. I crolli degli ultimi anni hanno reso urgenti gli interventi di restauro e chiedono tempi brevi. E non basta: occorre saper coniugare cultura, sviluppo e legalità. Pompei non deve mai allontanarsi da elevati standard di qualità turistica. Perché i turisti di oggi sono turisti evoluti, pretendono non solamente svago ma soprattutto cultura e sostenibilità. E’ dovere di tutti, istituzioni pubbliche e private, difendere Pompei, il Parco Nazionale del Vesuvio e tutti i siti culturali del nostro Paese. Assume, pertanto, significati di straordinario interesse umano e culturale la manifestazione promossa domenica 17 marzo dal CONAI. E’ bene ricordare che il CONAI, nato nel 1997, ha contribuito allo sviluppo della raccolta differenziata e della valorizzazione dei rifiuti di imballaggio a livello nazionale. In questi anni è stata ridotta la quantità dei rifiuti di imballaggio nelle discariche. Attualmente, tre imballaggi su quattro di quelli immessi al consumo sono recuperati, quindici anni fa erano uno su tre. Occorre continuare con determinazione e coraggio su questa strada. Pompei, il Vesuvio e tutti i siti culturali e ambientali del nostro Paese devono essere tenuti sotto tutela alle istituzioni e dai cittadini”.
Questo il discorso del ministro Clini (con l’intervento della donna che ha contestato alcune sue iniziali dichiarazioni):