Il “Campionato solare 2010” presentato a maggio da Legambiente e Klimaenergy è un’iniziativa volta a raccogliere i dati relativi all’utilizzo degli impianti fotovoltaici e solari termici nelle città italiane.
Complessivamente vi hanno partecipato 3886 comuni italiani (circa la metà del totale) suddivisi in quattro categorie: “piccoli” (con meno di 5000 abitanti), “medi” (da 5000 a 20000), “medio-grandi” (fino a 100000) e “grandi” oltre i 100000.
Per il calcolo dei punteggi da assegnare a ciascun comune sono stati presi in considerazione i dati di installazione degli impianti, ma anche le politiche energetiche comunali.
Degno di nota è in particolare il risultato dei piccoli comuni: 44 di essi hanno raggiunto e superato l’Obiettivo Europeo di 264mq di impianti solari termici per 1000 abitanti e addirittura 13 sono “100% elettrici”, ovvero in grado di coprire l’intero fabbisogno elettrico delle famiglie grazie al fotovoltaico.
Torre San Giorgio, in provincia di Cuneo, è il primo in classifica generale e, ovviamente, il primo dei “piccoli comuni” grazie a 1556mq di pannelli solari termici e 694.9 kW di pannelli fotovoltaici. Desta particolare interesse il “Solarwall”: un impianto con collettori solari ad aria e annesso sistema di ventilazione; 1000mq che producono aria calda usata per per il preriscaldamento dell’aria di ventilazione degli ambienti e per l’essicazione della biomassa. Questo sistema relativamente nuovo nel nostro paese, ma molto diffuso nell’edilizia industriale e commerciale negli Stati Uniti permette un risparmio fino al 50% della bolletta termica.
Sempre tra i piccoli comuni segnaliamo la decima posizione di Torrenova, in provincia di Messina, che è l’unico comune del sud a rientrare nei primi 50 classificati.
Tra i comuni “medi” la prima posizione è di Vipiteno, in provincia di Bolzano, con 2433.7 mq di pannelli solari termici e 277.4kW prodotti dagli impianti fotovoltaici. Vipiteno, con le energie rinnovabili, riesce a soddisfare interamente i fabbisogni termici e elettrici delle famiglie residenti .
Senigallia (AN) è il primo dei comuni “medio-grandi”, esso ha investito in particolar modo nel solare termico delle strutture pubbliche e soddisfa il 50% del fabbisogno termico degli impianti sportivi. Peculiare a Senigallia è il parcheggio dell’Hotel Metropol dove sono anche predisposte due postazioni per la ricarica delle batterie per i veicoli elettrici. Inoltre a Senigallia è stato introdotto l’obbligo di installazione di pannelli fotovoltaici per le nuove costruzioni.
Bolzano guida la classifica dei “grandi” comuni, degno di nota è l’impianto solare termico sull’Accademia Europea che soddisfa completamente il fabbisogno di acqua calda e contribuisce a riscaldare e raffreddare l’intero stabile. Anche Bolzano ha introdotto l’obbligo di installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici in tutti i nuovi edifici e nelle ristrutturazioni.
E’ evidente il ruolo delle pubbliche amministrazioni nella promozione della produzione di energia derivata dal sole; il primo strumento utile sono i regolamenti edilizi che possono prevedere una quota minima obbligatoria di pannelli fotovoltaici e solari termici, in secondo luogo pare necessaria una semplificazione delle pratiche burocratiche per privati ed imprese che intendano installare impianti “puliti”.
Inoltre spetta alle pubbliche amministrazioni dare il “buon esempio” installando pannelli solari sui tetti di tutti gli edifici pubblici, tra questi svetta Bologna con ben 1966 kW di pannelli fotovoltaici installati; il comune, unitamente all’ente che gestisce il patrimonio immobiliare pubblico produce 1.5 milioni di kWh/a.
Altro aspetto fondamentale è l’integrazione del solare nel territorio: esempi mirabili in tal senso sono dati dai pannelli fotovoltaici integrati nelle barriere fonoassorbenti dell’autostrada A22, oppure la copertura dei tetti e dei parcheggi della fiera di Bolzano con una superficie di ben 2500 mq o ancora nel comune sardo di Ottana, dove la bonifica di un’area industriale dismessa ha permesso la costruzione del più grande parco fotovoltaico d’Italia. Il comune di Carano, in provincia di Trento, genera elettricità per il 75% della popolazione grazie ai pannelli installati sopra una vecchia cava di porfido.
Negli ultimi anni i comuni “solari” sono cresciuti notevolmente: solo dal 2009 al 2010 l’incremento per il solare termico è stato di oltre 25% e di oltre il 20% per il fotovoltaico, ma in particolar modo per quanto riguarda il solare termico, il sud del nostro paese è ancora decisamente al di sotto della media nazionale.