La Novartis, colosso farmaceutico svizzero, dal 2006 ha una causa legale pendente contro il Governo Indiano per la produzione di farmaci generici.
Medici senza Frontiere ha avviato un’aggressiva campagna di comunicazione perché la Novartis sospenda la causa permettendo all’India di produrre tali farmaci. L’80% dei farmaci che Medici senza Frontiere utilizza per curare i propri pazienti affetti da HIV, cancro e tubercolosi arrivano dall’India.
Gli azionisti della Novartis si riuniranno il 28 marzo per decidere sulla causa.
“Gli azionisti che parteciperanno a questa riunione dovrebbero sapere qual è la posta in gioco e quali saranno le conseguenze”, ha affermato Unni Karunakara, Presidente internazionale di MSF. “Chiediamo che Novartis fermi questa battaglia legale in India. Questo è un attacco diretto ai farmaci dei paesi in via di sviluppo. Non staremo in silenzio a guardare mentre la nostra fonte di medicinali a prezzi abbordabili viene minacciata, perchè ci affidiamo a questi farmaci per fare il nostro lavoro in oltre 60 paesi oggi”.
“Le implicazioni di questo caso vanno ben oltre questo farmaco particolare per il cancro e l’India,” ha detto Leena Menghaney, Responsabile per la Campagna per l’Accesso ai farmaci di MSF in India. “Gli azionisti di Novartis devono domandarsi sul tentativo della società di rompere un sistema che permette a un milione di persone nei paesi in via di sviluppo di contare su un trattamento a prezzi accessibili. Esortiamo gli investitori di Novartis a dire l’azienda di recedere dalla causa”.
Novartis ha citato in giudizio il governo indiano nel 2006, dopo un brevetto che la società voleva ottenere per il farmaco imatinib mesilato contro il cancro che non è stato ottenuto. L’India concede brevetti in linea con le regole del commercio internazionale dal 2005. Nell’ordine dell’interesse della salute pubblica, la legge indiana è severa su ciò che merita o non merita un brevetto. I brevetti non sono concessi per cambiamenti su farmaci già esistenti. Siccome l’ Imatinib mesilato era una forma dell’ imatinib, l’invenzione che sta dietro ad un farmaco per il cancro, non è stato concesso un brevetto.
Da allora, Novartis attacca la legge che consente al governo indiano di bocciare questo brevetto.
Se la legge cambiasse Medici senza Frontiee non avrebbe più accesso a medicinali con prezzi ragionevoli per curare l’HIV, il cancro e la tubercolosi
Per questo MsF ha lanciato una camapagna, STOP NOVARTIS. E’ possibile firmare una petizione, rilanciare la notizia su twitter e facebok e seguire l’evolversi degli eventi su questo sito.