Emmanuel De Merode è un conservazionista belga che ha consacrato la sua vita a proteggere i gorilla e le altre preziose specie che vivono all’interno del Parco del Virunga nella Repubblica del Congo, come capo dei ranger.
De Merode è stato colpito mentre tornava senza scorta dalla città orientale di Goma alla città di Rumangabo, dove si trova la sede del Parco, secondo una dichiarazione rilasciata dal parco stesso. Un percorso che De Merode ha affrontato da solo, senza scorta, per consegnare documenti e informazioni importanti ad un pubblico ministero sulle prospezioni petrolifere. Le sue condizioni sono critiche, ma stabili
Il Parco del Virunga ospita un quarto della popolazione mondiale di Gorilla di Montagna. Il Congo è agitato da aspre e violente guerre civili, ma questo non ha impedito negli anni a De Merode e i suoi ranger eroi di continuare a svolgere il loro compito: quello di proteggere i gorilla e il parco per lavorare ad una pace basata su un’economia sostenibile e a misura delle popolazioni locali. Nel Parco operano anche spietati bracconieri e i numeri delle perdite sono terribili e non riguardano solo gli animali. Dal 1996 in questa guerra sono morti 130 ranger. Durante le guerre civili spesso l’intera comunità del Parco è costretta a spostarsi e affrontare viaggi. Le famiglie si dividono e i ranger restano a combattere per difendere i gorilla.
De Merode, durante il suo viaggio, è stato assalito da quattro persone che l’hanno colpito con 4 colpi di pistola alle gambe e allo stomaco.
Le sue condizioni sono stabili, ma critiche. Cosma Wilungula , il segretario generale dell’Istituto congolese per la conservazione e la Natura ha dichiarato a BBC che De Merode si era attirato con la sua attività moltissimi nemici. Wilungula ha detto che De Merode stava proteggendo le risorse del Parco impedendo ad altri di accedervi. Sembrerebbe un riferimento alle attività petrolifere, sulle quali De Merode aveva appena consegnato documenti importanti a un pubblico ministero.
Al momento non c’è nessuna prova del collegamento fra l’agguato e gli interessi petroliferi. La Soco International, un’azienda britannica, nonostante sia stata fortemente criticata dalle associazioni ambientaliste ha iniziato le prospezioni nel Parco del Virunga. Lo Soco sostiene che le prospezioni non porteranno nessun danno al Parco.
“Emmanuel ha consacrato la sua vita di conservazionista a proteggere ogni giorno il Parco Nazionale Virunga e con esso tutte le guardie che vi lavorano, le specie a rischio e le popolazioni locali il cui sostentamento dipende dal parco stesso – ha dichiarato Lasse Gustavsson, Direttore Conservazione del WWF Internazionale – Conosco bene quanto Emmanuel ami questo Parco. La sua figura rappresenta una fonte di ispirazione per tutti coloro che gli sono vicini e mi auguro che sia al più presto fuori pericolo”.
Il Parco Nazionale Virunga è l’area protetta più antica del continente africano è Patrimonio dell’Umanità – UNESCO e sito di importanza internazionale come area Ramsar. Il Parco porta avanti diversi progetti di conservazione. Per donare e seguire le attività: http://virunga.org/