Il Regno Unito ha appena inaugurato l’impianto eolico offshore più grande del mondo, scompaginando le classifiche dei grandi produttori di energia pulita del mondo. L’impianto in alto mare si trova nel sud dell’Inghilterra ed è costituito da cento turbine.
Il Thanet Offshore Wind Farm è un impianto che spinge enormemente avanti il governo britannico negli sforzi per aumentare il contributo delle energie rinnovabili alla produzione elettrica complessiva del Paese.
Costruite dalla ditta svedese Vattenfall, le 100 turbine sono in grado di produrre circa 300 megawatt, abbastanza energia per alimentare 200 mila case nel Regno Unito per un intero anno.
Le pale delle turbine sono di almeno 65 metri sopra il livello del mare, in modo che qualunque imbarcazione possa passarvi sotto indenne, e il pilone su cui sono installate è immerso di circa 80 metri nell’acqua. Ogni turbina è separata dalla successiva di almeno di 1.600 metri, rendendo l’intero parco eolico grande circa 35 chilomentri quadrati.
“Sono contento di annunciare che abbiamo raggiunto una potenza installata di 5 Gigawatt, hce viene sia da impianti sulla terraferma che offshore. Questa quantità di energia elettrica sarebbe sufficiente per alimentare tutte le case della Scozia,” ha detto il ministro per energia e cambiamenti climatici Chris Huhne in un comunicato.
Nel corso dei prossimi quattro anni, il governo britannico prevede l’installazione di altre 340 turbine nel mare.
Con l’apertura del parco eolico di Thanet, il Regno Unito è diventa il leader indiscusso nel settore dell’energia eolica offshore ed ha una capacità eolica offshore più maggiore di tutti gli altri paesi del mondo messi insieme.
“Siamo in una posizione unica per diventare un leader mondiale in questo settore. Siamo una nazione isola e credo fermamente che dovremmo sfruttare il nostro vento, le onde e l’energia delle maree al massimo, “ha detto Huhne.
La costruzione del parco ha preso poco più di due anni per essere completato e dovrebbe funzionare per almeno 25 anni. Recenti statistiche hanno mostrato un incremento della potenza installata nell’eolico del 31% in Gran Bretagna. La proporzione di questo tipo di energia rispetto all’intera produzione elettrica è del 5%, ma il governo conta di coprire il 15% delle necessità della nazione da fonti rinnovabili entro il 2020. Non sono mancate, tuttavia, le polemiche.
I critici hanno sollevato dubbi sugli eccessivi costi e sulle inefficienze nei piani per l’energia eolica del governo, che starebbe investendo enormi quantità di denaro – si parla di 200 milioni di sterline solo per l’impianto offshore di Thanet – in una tecnologia ancora troppo giovane e discontinua. Quando non c’è vento, infatti, le pale eoliche non producono energia.
In quelle latitudini il vento non cala mai(proprio per questo motivo si è pensato ad un investimento di quella portata)da noi Italia ,invece, il problema del rendimento c’è poiché il vento non è costante soprattutto sulla terraferma e solo alcune aree del territorio nazionale possono dirsi convenienti per la produzione di energia eoica e così si punta di più sul fotovoltaico.