Gaianews

Sentenza storica dice sì a fecondazione eterologa

Con una sentenza storica che ha valore di legge, sulla legge 40, la legge sulla fecondazione assistita.
La Corte Costituzionale ha giudicato infatti illegittimo il divieto alla fecondazione eterologa in risposta a ai ricorsi presentati dai tribunali di Milano, Firenze e Catania su richiesta di coppie sterili

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 09.04.2014

Con una sentenza storica che ha valore di legge, sulla legge 40, la legge sulla fecondazione assistita.  
La Corte Costituzionale ha giudicato infatti illegittimo il divieto alla fecondazione eterologa in risposta a ai ricorsi presentati dai tribunali di Milano, Firenze e Catania su richiesta di coppie sterili.

Filomena Gallo e Gianni Baldini, legali del procedimento di Firenze hanno così commentato:”La sentenza di oggi  ha valore di legge e non è oppugnabile. Da oggi non potrà mai piu’ essere emanata dal Parlamento una legge che prevede il divieto di fecondazione di tipo eterologa. Tale decisione vale per tutti i cittadini italiani che hanno problemi di sterilità. Nessun vuoto normativo, ma con la legge 40 così modificata garanzie per i nati e per le coppie”.

Fecondazione assistita

 

Ma il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin avanza subito dei dubbi sul fatto che la sentenza possa essere applicata solo attraverso decreti e auspica una discussione in parlamento.

“Sono questioni che non si può pensare di regolare con un atto di tipo amministrativo, ma necessitano una condivisione piu’ ampia, di tipo parlamentare. Alla luce delle motivazioni della Consulta al più presto comunicheremo la “road map” per l’attuazione della sentenza”.

La sentenza è stata invece accolta con entusiasmo da tutte le associazioni che in questi anni hanno lottato per ottenere la fecondazione grazie ai gameti di una terza persona. 

Il ginecologo Severino Antinori ha dichiarato che praticherà subito la fecondazione eterologa nel suo centro.

Laa Pontificia Accademia per la Vita ha invece dichiarato che la sentenza desta “sconcerto e dispiacere” e preoccupazione per un’eventuale selezione riproduttiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA