Omeopatia, un italiano su 6 la utilizza

Il rapporto di un’indagine di DoxaPharma presentato dall’associazione Omeoimprese, che rappresenta il 90% delle aziende distributrici e produttrici di medicinali omeopatici in Italia, rivela che gli italiani conoscono molto bene la medicina omeopatica, e che l’anno scorso addirittura uno su 6 si è curato con tale rimedio.

L’utilizzo dell’omeopatia, secondo quanto ripostato dall’indagine, riguarda piccole affezioni.

Sempre secondo la DoxaPharma più dell’82% degli italiani sa di poter trovare i farmaci omeopatici in farmacia e oltre il 16% li ha utilizzati nell’ultimo anno. Il 2,5% del campione ha infine usato almeno una volta alla settimana la medicina omeopatica.

Una consistente fascia della popolazione tuttavia non conosce ancora tale medicina o conosce solo nozioni superficiali, magari attraverso la descrizione da parte di parenti e amici, e non tramite medici e farmacisti.

Una grossa fascia del campione, ben il 40% degli intervistati,  accetterebbe la prescrizione di un farmaco omeopatico dal proprio medico, senza troppe spiegazioni e quindi fidandosi dello specialista.

L’omeopatia di contrappone alla medicina allopatica, per cui un principio attivo deve superare i benefici di un placebo per essere considerato un farmaco.

Al contrario, un rimedio omeopatico si basa sul principio dell’affinità tra il male e la cura, o più precisamente il cosiddetto principio di similitudine del farmaco, secondo cui il simile cura il simile.

Poiché l’omeopatia non si basa su principi misurabili, non è coniderata una medicina con basi scientifiche. In quanto priva di principio attivo nel senso chimico del termine, l’omeopatia è priva di effetti collaterali.

Allo stato attuale c’è un enorme dibattito tra i sostenitori dell’omeopatia e coloro che assimilano tale rimedio all’effetto placebo. A tutti gli effetti oggi non esiste una prevalenza di studi scientifici che dimostra una sua efficacia superiore al placebo, anche se l’omeopatia occupa un’enorme mercato in Europa e in Italia e un crescente numero di estimatori.