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Il Pd ora può rimettere mano all’ambiente

Scritto da Renzo Moschini il 09.03.2019

L’ampia fiducia a Zingaretti conferma che dal Pd ci si aspetta ora finalmente un cambio di marcia e di strada. L’ambiente è sicuramente tra gli aspetti, stando anche alle recenti dichiarazioni di Mattarella,che hanno la priorità e non solo perché importanti leggi non vengono attuate e rispettate con un ritorno allarmante dell’abusivismo, grazie anche ai condoni. Pure  altre leggi e politiche hanno pesanti effetti sull’ambiente dalle acque alla montagna, dall’agricoltura agli assetti istituzionali. Già il referendum avrebbe dovuto per i promotori ‘punire’ le regioni, del  cui ruolo si è ora tornati a discutere tra non poche polemiche. La legge Delrio con ‘l’area vasta’ (che resta un mistero), ha di fatto liquidato le province che nella programmazione anche ambientale avevano svolto un ruolo importante. Si aggiunga il forzato accorpamento dei piccoli comuni.

Il Pd a partire dal Parlamento –vedi i vari tentativi di liquidare la legge sui parchi, per fortuna non arrivati in porto- ha brillato per conformismo e latitanza come possiamo vedere anche in regioni come la Toscana che pure è stata spesso un modello di riferimento.

E di questo discuteremo il 20 marzo alla Leopolda dove spero si riesca finalmente a costituire un punto di riferimento regionale e locale. Come dimenticare, ad esempio, che in alcuni dibattiti sulle Apuane -e non solo i Parrini  di turno- si permisero di sfottere indecorosamente personalità come Asor Rosa. E come dimenticare che l’assessora Marson fu sottoposta a pressioni che lei denunciò rinunciando a qualsiasi ipotesi di conferma. E si trattò delle  Apuane dove del piano del parco si iniziò a discutere, non ricordo più quanti anni fa, con Roberto Gambino, il maggior pianificatore di parchi e aree protette. Non meno assurda la situazione pisana dove abbiamo perso il comune e abbiamo il Parco di San Rossore sotto tiro, e non solo in Versilia, dove il Pd non mette mai becco. Io cominciai con i segretari provinciali di parecchi anni fa a proporre la istituzione di un gruppo di lavoro. Niente da fare. Spero che questa sia la volta buona.

Renzo Moschini

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