La lotta contro il cambiamento climatico e le sue conseguenze sono una priorità ben nota e universalmente riconosciuta, dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di sviluppo sostenibile n. 13 concernente l’adozione di misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze. Tale tema è stato in seguito ripreso dalla comunità internazionale nell’ambito del Conferenza di Parigi 2015 e nella Conferenza di Marrakech 2016. Il problema specifico dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute è in fase avanzata di studio con dossier redatti dal World Meteorological Organization (WMO) e dal United Nations Environment Programme (UNEP) e importanti istituzioni americane – come l’Accademia nazionale di Medicina e l’Istituto di Medicina.
Tra le iniziative che il Governo italiano ha intrapreso nell’ambito della Presidenza del G7- 2017 è stato deciso di portare all’attenzione dei Capi di Stato il tema relativo ai Cambiamenti climatici e impatto sulla salute. L’obiettivo della Presidenza italiana è la formulazione e il lancio di una strategia globale per la riduzione degli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute dell’uomo e degli ecosistemi.
Gli studi sui cambiamenti climatici hanno fornito chiare evidenze di nessi di causalità con le attività umane e disegnato scenari di tendenza che individuano, tra i principali effetti, l’innalzamento costante delle temperature dei mari e, in maggior misura, delle terre emerse, un incremento nella frequenza e durata di eventi meteoclimatici estremi, tra cui ondate di calore e precipitazioni a carattere d’inondazione, sebbene, in molte regioni subtropicali potrebbe registrarsi la tendenza alla trasformazione in deserto. La frequenza di condizioni meteorologiche estreme tra cui le ondate di calore, la siccità e forti piogge hanno un effetto diretto sugli esseri umani e gli animali provocando o favorendo patologie prevalentemente legate ad alterazioni dell’omeostasi e fisiopatologia, provocando picchi di mortalità su soggetti sensibili e vulnerabili tra cui anziani e bambini, ma anche su soggetti affetti da malattie polmonari croniche, asma e allergie.
L’impatto causato dai cambiamenti climatici associati al fenomeno della globalizzazione è molto significativo per la salute pubblica e l’Italia rappresenta una situazione di caso estremo, essendo il paese europeo maggiormente interessato dai flussi migratori. La globalizzazione si affianca alle trasformazioni degli equilibri metereologici, non si può scindere da essi nell’approccio integrato alla salute pubblica seguendo l’assioma di One Health, suggerito dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. Tale assioma ingloba assieme le popolazioni umane con quelle animali e il loro ambiente di vita, in un equilibrio imprescindibile dove i vari elementi si influenzano a vicenda. Nulla più dei cicli ecologici rispecchiano questo paradigma, molto legati da un elemento di continuità fra essi e cioè il ciclo dell’acqua, a sua volta influenzato dai cambiamenti climatici.
Nel programma d’iniziative è previsto il Meeting dei Ministri della Salute a Taormina, 26 e 27 maggio 2017 e il G7 Health Ministerial Meeting che si terrà a Milano il 5 e 6 novembre 2017.
Il Ministero della Salute e il C.C.M. nel corso degli anni hanno finanziato diversi progetti sul rapporto ambiente-salute, supportando in particolare le linee direttrici dei Piani Nazionali di Prevenzione.
A tal proposito, il 6 marzo 2017, presso l’auditorium del Ministero della Salute, si terrà un workshop sul tema “Ambiente e salute nel Piano Nazionale della Prevenzioneˮ.
Il focus dell’incontro sarà la realizzazione del macro obiettivo 2.8 del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 che prevede di “Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute” attraverso la “Costruzione di una strategia nazionale per il coordinamento e l’integrazione delle politiche e delle azioni nazionali e regionali in campo ambientale e sanitario”.
Il tema “Ambiente e Salute” ha acquisito negli ultimi anni una crescente rilevanza e ha destato sempre maggiore interesse da parte delle istituzioni e dei cittadini. Le modificazioni ambientali sono uno dei determinanti fondamentali dello stato di salute della popolazione. Infatti, l’inquinamento delle matrici ambientali è un’importante concausa di malattie nei Paesi industrializzati, soprattutto per quel che riguarda le patologie cardiovascolari, respiratorie e neoplastiche.
Appare quindi più che mai importante poter avere strumenti efficaci per la valutazione preventiva degli impatti sulla salute a supporto delle decisioni, come le Linee guida sulla VIS, redatte attraverso uno specifico progetto CCM. È necessario inoltre aggiornare e sviluppare le conoscenze e competenze degli operatori del Servizio Sanitario Nazionale sulla relazione tra ambiente e salute, realizzando percorsi formativo-informativi integrati e migliorare le strategie di comunicazione del rischio con l’obiettivo di fornire un’informazione chiara, certa e univoca ai cittadini.
Nel corso del workshop saranno illustrate le evidenze scientifiche, le esperienze e le criticità sul tema ambiente-salute, presentando i risultati del progetto C.C.M. 2015 EpiAmbNet (Epidemiologia, Ambiente e salute) rete nazionale di epidemiologia ambientale, valutazione d’impatto integrato sull’ambiente e salute, formazione e comunicazione.
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Workshop “Clima e salute. Estate 2016ˮ