Un team congiunto anglo-tedesco ha effettuato una spedizione di studio di cinque settimane a bordo della nave da ricerca tedesca Maria S Merian, lungo le coste atlantiche del Marocco. Scopo della spedizione era la mappatura e il campionamento di un gigantesco canyon sottomarino, finora poco esplorato.
Mappa batimetrica in 3D del fondale marino e dell’ Agadir Canyon, vicino alle coste del Marocco. (crediti: Università di Kiel)
Russel Wynn, ricercatore del National Oceanography Centre, in Inghilterra, ha portato il contributo britannico alla spedizione, collaborando con il professor Sebastian Krastel dell’Università di Kiel, in Germania.
“L’Agadir Canyon è molto simile, per le dimensioni, al Gran Canyon dell’Arizona”, afferma Wynn. “Eppure, finora è stato esplorato solo superficialmente. Noi abbiamo scoperto che questa enorme vallata è la più grande al mondo per la quantità di sedimenti sottomarini contenuti e depositatisi da 60mila anni a questa parte: una massa di ben 160 chilometri cubi che sono stati trasportati nelle profondità oceaniche quasi probabilmente da un singolo evento catastrofico”.
L’Agadir Canyon è profondo oltre 1000 metri e, con la sua lunghezza di 450 chilometri, è quasi certamente il più grande canyon sottomarino esistente sulla faccia della Terra.
I ricercatori hanno raccolto sia le immagini che le carote del fondo marino per poter esaminare accuratamente i potenti sedimenti, sia quelli provenuti dai fianchi dell’enorme spaccatura che quelli composti di ghiaie e sabbie provenienti dalle vicine montagne dell’Atlante.
I depositi si estendono tre miglia sotto la superficie del mare, occupando un’area del fondale marino superiore a 350mila chilometri quadrati, all’incirca pari alle dimensioni della Germania.
Questa è la prima volta che i singoli flussi sedimentari sono stati monitorati su questa scala lungo tutto il percorso.
Il gruppo di ricerca ha anche scoperto una nuova gigantesca frana a sud dell’Agadir Canyon, che copre una superficie del fondo marino di oltre 5000 chilometri quadrati, più grande della contea di Hampshire, nel Regno Unito.
I dati venuti in possesso degli studiosi suggeriscono si tratti del risultato di un antico evento, databile all’incirca sui 130mila anni fa.
Scoperte biologiche significative sono state effettuate all’interno del canyon e nelle immediate vicinanze. Tra questi, i primi campioni di coralli di acque profonde rinvenuti sul margine atlantico del Marocco e una straordinaria aggregazione di centinaia di tartarughe Caretta, in prossimità della superficie e vicina alla costa.
“E’ stato un raro privilegio essere i primi ad esplorare e mappare questa ampia e spettacolare area di fondale, soprattutto considerando che è così vicina all’Europa”, ha commentato Wynn. “Speriamo che i nostri risultati spronino altri studiosi alla ricerca e soprattutto servano a far intraprendere idonei lavori per assicurarsi sui rischi geologici e la conservazione marina in questa regione”.
agli scienziati si conteggia mentre agli speculatori si consente