Attualmente escono 200 metri cubi al secondo di acqua dalla paratia laterale della diga di Montedoglio, che si è danneggiata nella notte verso le 21.30 di ieri. Per gli esperti resta alta l’allerta, dopo che nella notte sono state fatte evacuare circa 200 persone che vivono vicino alla sponda del Tevere tra Toscana e Umbria a valle dela diga, a Santa Fiora, Gricignano, Il Trebbio e Vannocchia. Al momento della frattura, ieri sera, l’invaso sversava anche fino a 600 metri cubi.
La situazione va migliorando, come afferm il vicesindaco di San Sepolcro Simone Mercati: “L’allarme sta rientrando e nelle prossime ore gli sfollati potrebbero già tornare nelle loro abitazioni”.
Tutti i ponti lungo il Tevere dalla località aretina a Città di Castello, in Umbria, sono chiusi e presidiati, a causa dell’innalzamento del livello dell’acqua.
Secondo la protezione civile toscana l’onda lungo il Tevere ha superato Città di Castello. “L’acqua continua a calare dalla diga e anche il livello del Tevere si sta abbassando, l’allarme sta rientrando – dice il vicesindaco Mercati – e solo a partire dal pomeriggio e nei prossimi giorni sarà possibile cominciare a verificare i danni subiti dalla diga e capire se le strutture dei ponti lungo il Tevere sono state danneggiate”.
La fuoriuscita è stata provocata dal cedimento di 30 metri dello sfioratore della diga, una paratia laterale di cemento
che poggia sulla roccia delle colline vicine. La diga è alta 50 metri e la rottura sarebbe avvenuta a 15 metri di profondità rispetto al pelo dell’acqua
La diga di Montedoglio è entrata in esercizio nel 1990.