Impianto nucleare danneggiato presso Fukushima, Giappone. Crediti: Tepco
Le autorità giapponesi hanno infine innalzato il livello di gravità di questa interminabile crisi nucleare al più alto livello, sette. La decisione riflette il fatto che il rilascio totale di radiazione verso l’esterno da parte della centrale atomica di Fukushima Daiichi è ormai paragonabile – o lo sarà tra breve – a quello avvenuto a Chernobyl.
Il livello sette, nella scala i gravità degli incidenti nucleari stilata dall’AIEA, era stato assegnato precedentemente solo al disastro di Chernobyl nel 1986, quando vennero emesse in pochissimo tempo – a seguito di una disastrosa esplosione – 10 volte tante radiazioni di quelle finora emesse dai 4 reattori danneggiati di Fukushima. Ma il problema, dicono le autorità giapponesi, è che la perdita radioattiva a Fukushima continua, e nessuno sa dire quando finirà.
Nel frattempo, un terremoto di magnitudo 6 ha colpito stamattina la prefettura di Fukushima, costringendo di nuovo ad una evacuazione dell’impianto da parte dei lavoratori.
La Tokyo Electric Power Co. (Tepco) ha detto che verificherà lo stato dell’impianto dopo il terremoto, il secondo a colpire in due giorni, ma ha detto già che ci sono state segnalazioni di problemi all’alimentazione elettrica esterna.
Le scosse di assestamento arrivano a esatto dall’enorme terremoto e dal conseguente tsunami che hanno colpito il Giappone nord-orientale, provocando 13.219 morti e 14.274 dispersi. Più di 150.000 persone sono rimaste senza un tetto.
Perdite radioattive continue
Un funzionario della Commissione per la sicurezza nucleare giapponese ha annunciato l’aumento del livello di gravità della crisi nucleare in una dichiarazione televisiva, aggiungendo che si tratta di una valutazione preliminare di cui si attende una conferma da parte dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA).
Il livello sette indica un “incidente rilevante” con “conseguenze più ampie” rispetto al livello precedente, i funzionari dicono.
Ma l’aumento, si affrettano a precisare le autorità giapponesi, non è stato dovuto ad un’improvviso peggioramento presso lo stabilimento di Fukushima. Piuttosto, la decisione è arrivata attraverso un’analisi della situazione complessiva, che suggerisce ora che il livello 7 è giustificato.
Il confronto con Chernobyl, l’unico possibile, è quello fatto dai funzionari di Tepco, che hanno calcolato che finora dalla centrale di Fukushima Daiichi sono usciti circa 630.000 terabequerels per ora, mentre il rilascio di radiazioni durante l’incidente di Chernobyl è stato di 5,2 milioni di terabecquerels.
Ma i funzionari hanno avvertito che ci vorranno diversi mesi prima che la situazione presso l’impianto nucleare sia perfettamente sotto controllo. E quindi è giustificato l’innalzamento al livello massimo.
E la situazione di incertezza viene aumentata dagli annunci criptici dell’operatore della centrale, Tepco. Ad esempio, oggi ha annunciato che è scoppiato un piccolo incendio presso il reattore 4, ma che è stato prontamente spento, senza fornire ulteriori spiegazioni.
Intanto ha fatto il giro del mondo il video fatto da un giornalista giapponese, che ha documentato la presenza di radiazioni nella zona di esclusione, completamente abbandonata dai residenti e con animali domestici abbandonati a loro stessi. Ecco il video: